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Mercato di riparazione 2015: ecco le nostre valutazioni

Abbiamo chiesto ai nostri redattori di commentare brevemente il mercato di riparazione appena concluso. Ecco le loro valutazioni.

Cosimo Bontà

La sessione appena conclusa è in linea con le sessioni invernali gestite da Marotta alla Juve negli anni precedenti. Molte operazioni di contorno e in prospettiva, molti ’97 e ’96 (e fra questi sembra interessante il giovane colombiano Tello di cui si dice un gran bene). L’operazione Matri in se stessa è molto positiva sotto l’approccio economico/finanziario (soprattutto considerato il fatto che lo abbiamo ceduto a 11 mln per ritrovarcelo in prestito gratuito) meno da un punto di vista tecnico. Avrei infatti preferito un profilo con caratteristiche diverse, più funzionale all’attuale sistema di gioco di mister Allegri. Ma “ci può stare” (cit.). L’ultimo pensiero ho voluto conservarlo per l’acquisizione a titolo definitivo del cartellino di Rugani. Per il valore del ragazzo, sono sicuro che questa diventerà l’ennesima chicca di cui il duo Marotta & Paratici potrà vantarsi.

Salvador Righi

Partiamo dal presupposto che la squadra capolista non ha l’obbligo di rinforzarsi come una che va male (Inter).
Diciamo anche che grossi nomi per la CL a giro non ce n’erano (Sneijder era una bufala). Infine a Gennaio il bilancio ci impone SOLO colpi low cost.
Quindi?
Quindi sono arrivati Sturaro e Matri oltre a DeCeglie reduce dal caos Parma. Bene il primo, in attacco avrei preferito Zaza ma ovviamente il Sassuolo non da via a Gennaio il suo giocatore migliore. Osvaldo aveva un solo problema, l’Inter, per cui abbiamo ripiegato su Matri. Last but not least: via Giovinco e riscattato Rugani.
Poteva andar peggio, dai!

Salvatore Scarso

Do una sufficienza piena al mercato della Juve, non c’era molto da riparare in questa sessione. E’ arrivato Sturaro che darà una mano al centrocampo e farà rifiatare a turno i titolari. L’arrivo di De Ceglie è più che altro per le difficoltà economiche che sta attraversando il Parma che per esigenze tattiche. E’ vero anche che il mister potrà utilizzarlo per “tamponare” la fascia sinistra in attesa che recuperi Asamoah. Qualcosa in più mi aspettavo che fosse fatta in attacco con l’uscita di Giovinco. Alla fine è arrivato gratis Matri: conosce già il mister e l’ambiente. Creerà una buona concorrenza in attacco.

Matteo Tremolada

Partiamo da un presupposto: il mercato invernale è chiamato “mercato di riparazione”. La Juve non aveva da “riparare”, ma semplicemente da “rimpolpare”. E così è stato fatto, a costo zero. Numericamente serviva un centrocampista: Sturaro col Genoa ha dimostrato, nonostante la giovane età, di meritare un palcoscenico più importante. Fuori Giovinco, che avrebbe scaldato la panchina fino a giugno, dentro Matri come quinta punta: professionista esemplare e conosce l’ambiente. Niente trequartista, ma le occasioni sul mercato erano davvero poche. Il colpaccio? È passato un po’ inosservato: il riscatto del nostro futuro pilastro della difesa, Rugani, a 3,5 milioni. Sabatini who?

Giuseppe Scarso

Il mercato invernale della Juve è stato senza dubbio “oculato”, d’altra parte si sa che le squadre si costruiscono in estate e quello di gennaio è un mercato di riparazione. I ritorni di Matri e De Ceglie sono più che altro delle soluzioni tampone per questi 5 mesi; il vero acquisto, invece, è a centrocampo dove si è deciso di puntare su Sturaro per garantire una rotazione ai centrocampisti in rosa; un giovane all’esame in una grande squadra che ci si augura venga superato a pieni voti. Si è quindi puntellata la rosa senza sostenere spese esose, quelle saranno effettuate di sicuro in estate. Da non dimenticare poi il lavoro fatto sui giovani, anche in questa sessione si sono messe le mani su delle giovani promesse (vedi Rugani) che speriamo di veder esordire in prima squadra quanto prima.

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