

Si è chiuso il calciomercato estivo 2015 e abbiamo chiesto ad alcuni amici, esperti e operatori del settore, di rispondere alle domande qui di seguito, incentrate sull’operato della Juventus ma non solo.
1. La Juventus ha deciso di attuare una vera e propria rivoluzione copernicana: fuori Tevez, Pirlo, Vidal, Ogbonna, Storari, Llorente, Isla, Pepe, Coman, De Ceglie, dentro Mandzukic, Dybala, Zaza, Khedira, Rugani, Neto, Alex Sandro, Cuadrado, Lemina, Hernanes. I bianconeri escono rinforzati o indeboliti da questa sessione di mercato? In quali aspetti è migliorata la rosa e in quali altri risulta carente?
2. Qual è il giocatore della Juventus verso il quale possiamo nutrire maggiori aspettative? Qual è il calciatore che potrebbe costituire una sorpresa?
3. Campionato, Coppa Italia, Champions League. In quale ruolo la Juve si presenta al via di queste tre competizioni? Quali sono le squadre, in Europa, superiori a quella bianconera?
4. In Italia la Juve è sempre la squadra da battere? Quali avversarie dirette della Juve per lo scudetto si sono rinforzate di più e quali si sono indebolite? Scegli un calciatore (non juventino) arrivato in questa sessione di mercato che potrebbe fare la differenza nel campionato italiano.
Ecco le risposte dei nostri ospiti.
Romeo Agresti (Goal.com)
Profilo Twitter @romeoagresti
1. Solamente il tempo sancirà la bontà della sessione estiva da poco conclusasi. Io credo che la Juventus abbia fatto molto bene fino all’acquisto di Manduzkic. Poi, per molteplici motivi, è subentrata un po’ di confusione. A Torino sono sbarcati giovani assai talentuosi. Da non sottovalutare il contributo di Sami Khedira, uno che ti può cambiare gli equilibri se sta bene, scovato a mio avviso intelligentmente a costo zero da Marotta e Paratici. La sensazione, tuttavia, è che nell’undici titolare i bianconeri siano meno forti rispetto alla passata stagione. Ma la rosa, ora, è più completa. Due squadre di assoluto valore.
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2. Dybala, al di là dell’investimento, credo sia destinato a diventare un giocatore pressoché imprescindibile per Allegri. L’argentino ha tutto: doti tecniche, personalità e professionalità. Non è un caso che in questo avvio di stagione abbia già trovato la via della rete in due occasioni. Si devono oliare i meccanismi offensivi, Hernanes aiuterà enormemente a gestire il reparto offensivo, Marchisio si rivelerà fondamentale in mezzo al campo.
Sorpresa? Mi aspetto un contributo importante da parte di Sturaro. Il sanremese negli ultimi tempi è cresciuto enormemente dal punto di vista tattico e, anche tecnicamente, mi sembra che abbia ampi margini di miglioramento.
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3. In Italia, con tutto l’organico a disposizione, credo che la Juventus continui ad essere la più forte. In Europa, invece, il discorso cambia sensibilmente: Barcellona inarrivabile per tutti. Poi, ovvio, nel calcio può accadere di tutto. Messi e compagni, però, rimangono i favoriti. E non dimentichiamoci che a partire da gennaio potranno anche schierare gli ultimi arrivati: Arda Turan e Aleix Vidal. Disumani.
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4. La Juventus è sempre la squadra da battere. Anche per una questione di mentalità. Il gruppo è compatto e vincente. La Roma mi sembra abbia messo a segno una sessione estiva interessante: Digne, Salah e Dzeko sono tre giocatori di spessore. Ottimo il riscatto di Nainggolan dal Cagliari. Se stesse bene anche Strootman, centrocampista sopraffino, i giallorossi diventerebbero i favoriti di diritto. L’Inter mi sembra abbia qualcosina in più rispetto alla passata stagione. Lazio, Napoli, Milan e Fiorentina non credo abbiano fatto il salto di qualità.
Davide Boccioli (Vecchiasignora.com)
Profilo Twitter @Michel_le_Roi
1. Non amo sentenziare a settembre, il mercato è qualcosa di particolare nel calcio, che spesso genera un sentimento a settembre poi completamente ribaltato a giugno, la società non deve mai fare dare peso alla reazione suscitata a mercato concluso, bensì a quella riscontrata alla fine della stagione sportiva. Il mercato, secondo il mio modo di intendere il calcio, va giudicato a fine stagione; certo che con il famoso “senno di poi” siamo tutti più bravi, ma solo il campo può darci quegli elementi necessari per effettuare un’analisi coerente con i valori espressi dalla rosa costruita in estate, nessuno di noi può avere gli elementi a disposizione che portano la società ad una determinata scelta piuttosto che ad un’altra, osservatori che visionano il giocatore ogni minuto, che tastano il polso di chi gli vive accanto per conoscerlo fuori dal rettangolo di gioco, il resoconto dell’allenatore sulla possibile utilità del giocatore nella rosa e nello schema tattico, i dettagli economici legati al club, al giocatore stesso, al procuratore, il giudizio delle abilità correnti rispetto alle abilità potenziali, la disponibilità del giocatore a muoversi, la disponibilità del club cedente all’operazione… Questi e tanti altri fattori messi insieme danno alla dirigenza una valutazione sul possibile acquisto in relazione alle risorse economiche impegnate sia dal punto di vista dello stato patrimoniale che del conto economico. Insomma andare su Wikipedia e sommare i gol o guardare un video trovato in rete non può fornire una valutazione completa sul giocatore e sulla bontà dell’investimento che si andrà a sostenere. Settembre deve essere un mese per comprendere, per chiedersi perché e per cercare di ampliare i propri orizzonti cognitivi.
In generale, provando ad analizzare il mercato dal punto di vista tecnico, è normale che una squadra che si priva di Pirlo, Vidal e Tevez difficilmente può definirsi “rinforzata”, indipendentemente dal budget a disposizione.Tuttavia, a fronte di questo inevitabile indebolimento, la Juve ha trovato delle soluzioni diverse rispetto all’anno scorso che possono variare la zona del campo in cui sviluppare le azioni offensive: mi riferisco ovviamente ad Alex Sandro e Cuadrado, due esterni di qualità che permettono sicuramente un diversivo tattico rispetto alla Juve passata. Gli innesti di Neto, Rugani, Zaza e Lemina permetteranno di dosare al meglio i titolari e, magari, di preparare la formazione titolare del futuro. Khedira garantisce esperienza e qualità in mezzo al campo, al netto dei problemi fisici che speriamo possa risolvere a breve. L’attacco si è ritrovato orfano di Tevez, un giocatore impossibile da sostituire, così la dirigenza ha pensato di scorporare le sue qualità, unendo l’abilità di inventare azioni pericolose e di saltare l’uomo di Dybala, alla concretezza e al carisma di Mandzukic.
Capitolo trequartista, il ruolo più richiesto dal mister Allegri e dai tifosi, la società si è mossa tra obiettivi incedibili come Oscar, Isco, Goetze, Eriksen, Mkhitaryan e obiettivi troppo costosi come De Bruyne con la beffa finale Draxler che sembrava ormai in pugno. Il mercato nelle valutazioni dei tifosi è passato, così, da ottimo (con Draxler) a catastrofico (senza Draxler), ma nessun giocatore al mondo può stravolgere la rosa di una squadra da solo, e nessuno può cambiare completamente le sorti di una stagione, il collettivo esalta sempre il singolo, mai il contrario. Il profilo del trequartista era stato cercato anche a gennaio, con il nome di Sneijder in pole e con la tifoseria che riteneva quella del trequartista una scelta decisiva per il proseguo della stagione, poi il tempo cancella i dettagli e sembra che l’ultima delusione sia sempre la più cocente; a conti fatti però la scelta di puntare su un profilo diverso come Sturaro a gennaio ha dato i suoi frutti e un investimento pur importante in quel ruolo non avrebbe potuto minimamente cambiare le sorti della passata stagione.
Tuttavia in questa sessione il trequartista è arrivato, Hernanes non sarà certo accolto dai tifosi con il tappeto rosso, ma la sua duttilità unita a qualità e esperienza saranno sicuramente qualità preziose per questa Juve, che trova un giocatore bravo sui piazzati, capace sia nel gioco lungo che nel corto, pericoloso con le conclusioni dalla distanza e ambidestro, una qualità importante e sempre più rara.
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2. Il primo nome che mi viene in mente è Mario Mandzukic, un giocatore che sicuramente non stuzzicherà gli esteti del calcio, ma il suo contributo è pesante in fase conclusiva e in fase di non possesso, non è certo il giocatore che inventa il gol dal nulla, ma saper finalizzare l’azione della squadra trasformando una mischia in un gol o buttandosi con tutta la sua grinta su una palla deviata sono qualità che possono risolvere una partita e una stagione.
Riguardo alla sorpresa penso sicuramente a Rugani, non sarà facile trovare spazio nella collaudata difesa bianconera ma i minuti da giocare sono tanti e il futuro è sicuramente suo.
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3. Al momento è impossibile lanciarsi in questa previsione, l’aberrante idea di lasciare il mercato aperto durante il campionato fa in modo che quelle che abbiamo visto nelle prime due giornate sono probabilmente squadre completamente diverse rispetto a quelle che vedremo tra un mese, anche perché per costruire una squadra non basta comprare giocatori, ma serve trovare sincronismi e creare un gruppo affiatato. Quindi al momento i ruoli sono sempre gli stessi, in campionato e coppa Italia la Juventus è favorita, mentre in Champions ha davanti le solite superpotenze europee. Il calcio poi ci dimostra spesso che non sempre la favorita vince e le altre perdono…
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4. Scontato mettere la Roma come principale antagonista della Juventus in questo momento, era una delle più attrezzate lo scorso anno, ha rinforzato dei ruoli chiave e nessun’altra squadra ha avuto un rafforzamento talmente clamoroso da stravolgere queste gerarchie provvisorie. Il campionato è lungo e non basta solo essere più forti ma occorre avere una condizione psico-fisica e un rendimento costante per arrivare in testa alla fine.Un nome che si può riproporre con qualità nel nostro campionato è Jovetic, se trova una continuità fisica può sicuramente fare la differenza in una squadra come l’Inter che non brilla per individualità né per organizzazione collettiva.
Luca Compiani (Agente FIFA)
Profilo Twitter @luca_compiani
1. La Juventus dopo la finale di Champions League ha considerato chiuso un ciclo che ha portato a Torino 4 scudetti (di cui uno da imbattuti ed uno dei record di 102 punti), 3 supercoppe italiane, 1 coppa Italia, una semifinale di Europa League ed appunto una finale di Champions.
La decisione credo che si stata più che comprensibile e corretta. Base solida (Buffon, Bonucci e Marchisio) e nuovi interpreti anche più giovani per continuare la striscia di vittorie. Dal punto di vista tecnico dell’organico non veda una Juventus indebolita. E’ riuscita a sostituire giocatori che non hanno degli alter ego con giocatori di caratura internazionale (Khedira e Mandzukic) oltre a giovani talenti (Rugani e Dybala).
Credo che la zona del campo in cui la compagine bianconera si sia indebolita di più sia il centrocampo. Quello delle passate stagioni era probabilmente uno dei migliori d’Europa. La fase difensiva invece con l’arrivo di Alex Sandro e Rugani la considero più completa e migliore della precedente.
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2. Credo che i tifosi juventini possano aspettarsi un grande stagione da Marchisio. L’anno scorso si è preso sulle spalle la squadra e ha disputato la sua miglior stagione a mio modo di vedere. Quest’anno, anche complici le partenze di Pirlo e Vidal, lo farà ancora di più. Sarà il leader.
La sorpresa mi auguro possa essere l’ultimo acquisito Hernanes. Nelle ultime uscite dei bianconeri si è visto che mancava qualità, imprevedibiltà. Dovesse fare bene Hernanes, come ha fatto ai tempi di Roma, ne gioverebbe tutta la squadra. Là davanti la Juventus con Dybala, Morata, Manduzukic, Zaza e Cuadrado non è messa affatto male. L’importante che i palloni arrivino.
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3. In Italia considero la Juventus e la Roma le favorite alle vittorie finale delle competizioni. La Juventus per tutto ciò che ha fatto negli ultimi anni, per il suo carattere vincente, e perchè al netto di partenze/arrivi, è ancora una delle più forti. La Roma perchè quest’anno si è mossa in maniera intelligente andando ad acquistare giocatori di qualità proprio dove era carente. In ambito europeo sarò scontato ma ovviamente credo che Barcellona e Bayern Monaco siano superiori alla Juventus. Quest’anno inoltre sono convinto che il Mancheter United possa fare bene.
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4. Credo che in prima fila partano ancora Juventus e Roma. L’inizio sconvolgente della Juventus non lo considererei più di tanto. Sono loro le accreditate. Chi si è rafforzato maggiormente rispetto la passata stagione è indubbiamente l’Inter. Tantissimi acquisti e parecchi di qualità. Forse troppi (perché non sarà facile creare un amalgama in fretta) ma obiettivamente necessari visto lo scorso campionato. Altra società che si è mossa bene aumentando il livello è stato il Torino. Napoli e Milan invece credo che più di tanto non abbiano alzato l’asticella. Il giocatore che potrebbe fare la differenza credo potrebbe essere Dzeko. Grandissimo attaccante a mio modo di vedere.
Massimo Crepaldi (Juveatrestelle.it)
Profilo Twitter @TweetGino
1. La rosa della esaltante cavalcata dello scorso anno andava profondamente rinnovata e ringiovanita. Il rischio di far la fine dell’Inter post triplete era alle porte e la Juventus ha avuto il coraggio di attuare tutto quanto ha ritenuto opportuno. Nei 3 anni di Conte più l’ultimo di Allegri le energie nervose e fisiche profuse sono state parecchie e quindi una mini rivoluzione era logica.
Vado fiero di una società che lo ha fatto in maniera così decisa. Servono attributi fumanti per cambiare invece che mantenere un comodo status quo che tanti tifosi avrebbero gradito.
Ho invece qualche dubbio su come tale cambiamento è stato fatto. Parlando a mercato chiuso qualcosa non mi ha soddisfatto: avevamo danaro e appeal, forse si poteva fare di più e meglio. Ma questo lo dirà il campo.
Nel complesso credo che siano state gettate le basi per un consolidamento in Italia, garantendo un futuro nel medio periodo, mentre nel presente abbiamo perso qualcosa in fatto di esperienza, cattiveria agonistica e imprevedibilità. Ma come direbbe Benitez, “ci può stare”
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2. Voto senza alcun dubbio Sami Khedira. Acquisto sottovalutato dai media e dagli addetti ai lavori. Se la salute lo sosterrà, abbiamo acquistato un leader in campo, con tempi di inserimento fantastici, grande professionista. Il centrocampo “titolare” con il campione del mondo, Marchisio e Pogba è di assoluto livello.
Confesso poi di avere un debole per quel gran lottatore che è Marione Mandzukic. Da lui mi aspetto un goal più di Dzeko. E questa sarebbe la sorpresa più gradita.
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3. In Italia credo che la Juventus dovrà vedersela con Roma, intesa come squadra, media e ambiente. Non vedo altre avversarie. Sarà un bel testa a testa, da #FinoAllaFine.
In Europa l’obiettivo è entrare nelle prime otto, non mi illudo. C’è chi è più attrezzato di noi. Sarà dura ma possiamo farcela.
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4. La Roma ha fatto un buon mercato. Il loro miglior acquisto è Totti seduto in panchina. Se giocheranno con Florenzi nei 3 di attacco e non con due esterni che coprono poco, saranno più equilibrati e compatti. L’Inter ha cambiato tanto e l’ambiente Bauscia sarà come sempre l’uomo in meno ai primi problemini. Il Milan è francamente una società senza guida e rotta certa. Però hanno un bravo allenatore e questo vale parecchi punti in più, rispetto a quel disastro di nome Pippo Inzaghi. Napoli, Lazio e Fiorentina a mio avviso non hanno organici da scudetto.
Il colpo di mercato non bianconero ? La coppia Baselli-Zappacosta, complimenti a Cairo e Petrachi per il fiuto e il prezzo spuntato.
Alessio Epifani (Juveatrestelle.it)
Profilo Twitter @EpyAle
1. La rosa della Juventus è complessivamente di buonissimo livello, probabilmente come valori assoluti ancora la migliore della serie A (ma ovviamente andrà dimostrato sul campo, come sempre). Rispetto all’anno scorso, però, a mio avviso ne esce indebolita, sia come cifra tecnica complessiva che come valori caratteriali e di leadership. Spetterà ad Allegri resettare tutto, trovare nuovi meccanismi nello sviluppo del gioco che sopperiscano all’uscita di giocatori non clonabili come Tevez e Pirlo, e favorire la creazione di nuovi equilibri di spogliatoio facendo emergere nuove leadership credibili in attacco (candidato: Morata) e a centrocampo (Marchisio e il tanto agognato step definitivo di Pogba, che ad oggi sembra però lontano da venire).
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2. Alvaro Morata credo abbia tutte le caratteristiche per proseguire nel percorso iniziato l’anno scorso e affermarsi definitivamente come uno dei più forti attaccanti del panorama europeo.
La sorpresa potrebbe essere l’ultimo arrivato Lemina: mi pare abbia peculiarità che potrebbero infiammare in poco tempo il pubblico dello Juventus Stadium, ma al contempo un’esuberanza che andrà tenuta a bada, in campo e fuori.
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3. In Campionato, se la ricerca di nuovi equilibri tecnico tattici non richiederà troppo tempo, credo siamo ancora i favoriti. Difficilmente, però, si procederà in carrozza come negli anni precedenti: ci sarà da remare. La Coppa Italia l’abbiamo appena vinta e, statisticamente, trovo difficile un bis. La Champions League rischia di essere il terreno dove sconteremo di più la diminuzione della cifra tecnica complessiva. Inutile farsi illusioni, meglio affrontare una partita alla volta, superare un girone abbastanza ostico e poi, da febbraio, chi vivrà vedrà. Squadre più forti? Temo più delle solite tre-quattro. Ma la Champions è competizione particolare, quindi inutile fare previsioni. Giochiamocela.
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4. Come dicevo prima, se troveremo la quadra in breve tempo saremo ancora la squadra da battere. Avversarie più rafforzate: le milanesi sono migliorate, ma partivano da troppo lontano. La Roma dovrebbe essere ancora l’antagonista principale, ma credo che se è migliorata davanti con Dzeko e Salah lo stesso non si possa dire del reparto difensivo. Non vedo bene, invece, Napoli e Lazio.
Giocatore che può fare la differenza, tra quelli arrivati dall’estero, direi Carlos Bacca.
Riccardo Gambelli (Scrittore)
Profilo Twitter @GAMBELLIRic
1. Sostituire tre campionissimi assoluti come Pirlo, Vidal e Tevez e’ difficilissimo. Vorrei però ricordare che quando arrivarono a Torino in molti nutrivano perplessità: Pirlo vecchio, Tevez che veniva da stagioni non proprio bellissime, Vidal semi sconosciuto, eccetera. Quindi è probabile che anche i nuovi arrivi si dimostreranno campioni assoluti fra tre, quattro anni. In definitiva la rosa è solo all’apparenza indebolita, ma in prospettiva futura vedremo se le valutazioni potranno cambiare. Migliorata di sicuro sull’aspetto età, notevolmente ringiovanita.
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2. Troppo facile rispondere Dybala. Il suo acquisto a suon di milioni fa sì che si nutrano grandi aspettative riguardo a questo giocatore. Tecnico, veloce, di personalità e con la testa sulle spalle (pur essendo ancora molto giovane).
La sorpresa Hernanes, se torna quello di Roma, chiaramente. Il brasiliano può giocare sia da trequartista che da regista davanti alla difesa, un uomo duttile e con le caratteristiche giuste per il gioco di Allegri.
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3. Per il campionato e la Coppa Italia sicuramente la Juventus resta favorita, insieme alla Roma. Subito dietro l’Inter, sopratutto se gli regaleranno partite come quella di Carpi.
In Champions League si potrebbe confermare tra le prime otto, ma la concorrenza è spietata: la Juventus ha davanti squadre come Barca, Real, PSG, Bayern, Chelsea e Manchester United, che si è rinforzata.
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4. Come ho detto prima vedo Roma ma anche l’Inter notevolmente rinforzate e competitive. Napoli e Milan le stesse dell’anno passato, non hanno compiuto quel salto di qualità che molti si attendevano.
Il calciatore che potrebbe fare la differenza? Non vorrei portare bene ai Prescritti, ma dico Jovetic, a patto che stia bene fisicamente.
Luciano Moggi (Ex Direttore Generale Juventus)
Profilo Twitter @LucianoMoggi
1. L’opera di ringiovanimento era necessaria ma di certo si pagherà qualcosa in termini di goal, basti pensare agli oltre 30 realizzati tra Pirlo, Vidal e Tevez, ma anche in termini di personalità ed esperienza. Quindi vedo una Juve sempre forte seppur meno attrezzata dello scorso anno.
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2. Sono arrivati tanti buoni giocatori ma nessuno con le stimmate del campionissimo o che possa spostare gli equilibri. Sono molto curioso di vedere Akex Sandro che è un buon terzino con caratteristiche interessanti, tipiche del calcio brasiliano. Fisico, dinamismo, tecnica.
Dei nuovi chi ha davvero le carte in regola per essere la sorpresa è certamente Dybala che continuo a vedere come un trequartista e non come una vera punta. Lui si che un domani potrà diventare un top.
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3. In italia la Juventus può lottare su tutti i fronti ed assieme alla Roma è la più accreditata. Sono curioso di vedere l’Inter dei tanti acquisti mentre Napoli e Milan li trovo un gradino sotto. Faccio i complimenti al Torino. che per me può essere la squadra rivelazione. I granata hanno fatto un mercato intelligente ed oculato.
In Europa poche illusioni. La Juventus dovrà pensare intanto a superare il girone che é molto duro. A mio avviso tutto quello che dovesse venire in più, eventualmente, sarebbe un buon risultato.
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4. Come già detto la squadra che con la Juventus si contenderà il titolo è la Roma.
Quest’anno globalmente sono arrivati in Italia troppi stranieri e non sempre di valore. Tra questi Perisic e Bacca sono quelli che potrebbero far bene.
Nino Ori (Ju29ro.com)
Profilo Twitter @Nino_TheBest
1. Premesso che, nel calcio di oggi, spesso sono i giocatori che scelgono di andarsene, condivido la scelta di abbandonare la logica conservativa che nelle 3-4 stagioni precedenti era stata fondamentale per rinascere dalle ceneri (non solo sportive) degli anni bui dal 2006 al 2010. Negli ultimi anni, mai avevamo rinunciato ad uno dei titolari dell’anno precedente: era d’obbligo cominciare a farlo, prima che fosse troppo tardi. Una vera big non teme il cambiamento, e sa assumersene il rischio, senza innamorarsi troppo dei protagonisti della risalita. La Juventus fa ciò che altri non avevano avuto il coraggio di fare (pagandone poi le conseguenze) dopo una finale di CL. Perché i cicli non finiscano, ma si rinnovino, deve entrare gente buona, e deve entrare quando è ora.
Trovo inutile discutere sul fatto se ci si sia rinforzati o indeboliti: non giocheremo contro la Juve dello scorso anno, ma contro le avversarie di quest’anno. E’ arrivata gente buona? Senz’altro, un ottimo mix di qualità e quantità, di classe e sostanza, di gioventù ed esperienza. Ma ora bisogna farla diventare una squadra. Ritengo che il rinnovamento più corposo degli ultimi 5 anni necessiti di pazienza, lavoro, calma e dedizione per produrre i risultati desiderati.
Quanto ai reparti, credo che le fasce possano finalmente rappresentare un punto di forza, a patto di applicare schemi che permettano di sfruttarne le potenzialità… ma tocca al tecnico decidere di farlo. L’attacco è il reparto nel quale si è cambiato di più, e non potrà più contare su un fenomeno come Tévez. Penso quindi che sia il reparto da aiutare maggiormente, anche e soprattutto facendo delle scelte di modulo diverse da quelle operate in passato. Ad Allegri spetta un lavoro improbo, ma necessario.
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2. Mi aspetto molto da tutti, nuovi e “vecchi”. Mai come in questa stagione sarà necessario ragionare sulla squadra e sul suo assetto, prima che sui singoli. Se devo fare un nome, dico Dybala. Non solo perché trovo sia fortissimo, ma anche come augurio, proprio perché ha il compito più difficile: essere (non solo nell’immaginario dei tifosi, ma anche in campo) il protagonista del dopo-Tévez.
La sorpresa? Mi piacerebbe dire Rugani (che ha qualità notevolissime), ma temo che, avendo davanti quei quattro, per lui non sarà facile vedere spesso il campo. Quindi, mi limito a dire che le soddisfazioni inaspettate verranno dal centrocampo, magari da Khedira, o dal poco considerato Lemina, o forse proprio da Hernanes, chissà…
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3. Il campionato, se ti chiami Juventus, è sempre e comunque il primo obiettivo. E’ raggiungibile, e va raggiunto. La coppa Italia non è certo un ripiego, ma le verrà data considerazione in funzione di come andranno le due competizioni principali. Il vantaggio quest’anno, in chiave coppa Italia, sarà rappresentato dal fatto di non avere delle vere e proprie seconde linee, ma una ventina di titolari. Poi, c’è quella roba con le orecchie grandi, odiata da molti (a parole) ma alla quale in realtà tutti anelano. Un obiettivo difficile da pianificare, se non per il passaggio del primo turno. Non sarà facile, non lo è mai, e lo sappiamo da sempre. Le risorse umane di qualità ci sono: se diventeranno una squadra, nulla sarà precluso.
Quali squadre siano superiori alla Juventus lo dirà il campo, come sempre. Sarebbe fin troppo facile citare Barça, Real, Bayern… le solite. Ma va accettato il fatto che, in una competizione con la formula della CL, essere superiori non implichi automaticamente vincere. Non vince il più forte in assoluto, vince il più forte in quel momento, talvolta perfino il più fortunato.
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4. Sì, dopo l’assestamento iniziale da “calcio d’agosto”, la Juve tornerà a turbare i sonni di 30 milioni di italiani. Una squadra più giovane (l’età media della rosa è diminuita di due anni) e con più alternative valide di uomini e di modulo rispetto a quella già molto buona ammirata nella scorsa stagione.
Per quel poco che capisco di calciomercato, credo che la Roma sia migliorata (anche se le manca ancora qualcosa, soprattutto in difesa e sulle fasce) e rimanga l’avversaria più credibile per la Juve. Le milanesi hanno cambiato quasi tutto e si sono probabilmente rinforzate: d’altronde, vista la base della quale partivano, era difficile fare il contrario… Inter comunque meglio del Milan. Mi pare non si sia rinforzato il Napoli, mentre Lazio e Fiorentina appaiono tuttora incompiute e poco decifrabili. Interessante anche quest’anno il mercato fatto dal Torino.
Il nuovo arrivo (non Juve) che potrebbe fare la differenza, ammetto di avere qualche difficoltà nell’individuarlo. Rispetto alla squadra nella quale è inserito, a patto che regga “l’effetto-Balotelli” (chiedere a El Shaarawy per conferma), potrebbe forse essere Bacca.
Enrico Passarella (Juvefc.com)
Profilo Twitter @Guardalinee
1. In primis, in virtù dei due big assoluti che hanno deciso a tutti i costi di cambiare, Pirlo e Tevez, avrei fatto più resistenza sulla cessione di Vidal per non perdere troppi leader emozionali. La squadra si ritrova senza pezzi di riferimento importantissimi e di primo livello: esce indebolita sul breve periodo, ma quando tutti si integreranno e si troverà la giusta amalgama, il potenziale è altissimo. È chiaro che è un ragionamento per gli anni a venire e ci vuole pazienza: in partenza potremmo faticare.
Il bilancio complessivo è positivo, dati alla mano ci siamo nettamente rinforzati in difesa, mentre abbiamo perso qualcosa a centrocampo, a meno che Sturaro e Pereyra non crescano esponenzialmente e Lemina faccia immediatamente il salto di qualità. Discorso più complesso per l’attacco: il rendimento di Tevez è difficile da pareggiare, però potenzialmente Dybala, Cuadrado, Hernanes dovrebbero colmare il vuoto, se non alto per una questione di numeri, mentre sicuramente Mandzukic non farà rimpiangere Llorente. Perdiamo sicuramente in carisma e leadership, però ora abbiamo più giocatori che saltano l’uomo, c’è più fantasia.
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2. Indubbiamente Paulo Dybala arriva con il peso della cifra importantissima pagata per lui, la più alta di questa sessione. Un’altra investitura importante è rappresentata da come si è mossa la Juve: acquisto pianificato per tempo e chiuso con largo anticipo per evitare inserimenti inopportuni di altre squadre, segno che la dirigenza ci crede molto, ed è difficile dar loro torto visto ciò che ha fatto vedere a Palermo. A mio avviso, l’attaccante argentino è un talento purissimo e se tutto andrà per il meglio la Juventus avrà in rosa un attaccante di primo livello anche a livello internazionale.
Non si tratta di vere sorprese perché sono giocatori esperti e conosciuti, però Hernanes e Cuadrado, arrivati in sordina e non particolarmente presi in considerazione dai tifosi, per me daranno una grande mano. Sono giocatori che hanno già dimostrato di poter fare la differenza in Serie A e che non hanno paura di prendere per mano la squadra.
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3. La Juventus è ancora la chiara favorita in Serie A e può perdere lo Scudetto solo se dovesse avere una partenza davvero pessima per via dei naturali problemi di assemblaggio della squadra e ambientamento dei nuovi. Discorso diverso rispetto all’anno scorso in Europa, ma nemmeno più di tanto: la Juventus è arrivata in finale da outsider, eliminando avversarie sulla carte superiori a livello di nomi. Non è detto che lo stesso non possa ripetersi anche quest’anno, anche se sarà più difficile vista la carenza di esperienza internazionale. Però vedo superiori in modo chiaro solo Bayern Monaco, Barcellona e Real Madrid.
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4. La Juventus è ancora la squadra da battere in Italia. La Roma si è rafforzata bene con i nuovi colpi in attacco. L’Inter ha praticamente cambiato una squadra intera. Il Milan ha speso molto ma ancora non sembra ad altissimi livelli. Il Napoli ha preso rinforzi mirati e dipenderà molto se la scommessa Sarri funzionerà. In generale direi che la rivale più serie è la Roma, mentre l’Inter quella che si è rinforzata di più ma alla fine non è detto che lotterà per lo Scudetto.
Penso che Edin Dzeko sia un tipo di giocatore che alla Roma mancava e potrebbe fare benissimo, per me per caratteristiche è adattissimo alla Serie A.