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Mercato Juve: cosa è accaduto

All’inizio del calciomercato abbiamo cercato di fornirvi alcuni criteri per consentirvi di affrontarlo con logica e serenità (qui): poi l’abbiamo seguito passo passo (qui) e oggi vediamo com’è andata a finire (e come siamo andati).

Cominciamo dalle liste.

rosa

 

Come avevamo previsto, la Juve ha cercato di sfoltire la rosa per arrivare al fatidico numero 21, che rappresenta la somma tra ATP (che in rosa abbondano) e FREE, per rispettare la LISTA UEFA. C’è andata molto vicino: fuori dalla lista Champions sono rimasti il giovane e infortunato Mandragora (come ampiamente previsto) e Lichtsteiner. L’inserimento di Cuadrado aveva come conseguenza logica l’uscita dello svizzero.
Cosa sappiamo per certo sulla vicenda? Il contratto di Cuadrado, come risulta dal sito della Lega, era già stato depositato il 30 agosto. Ma Cuadrado sapeva da tempo che l’avrebbero riportato a Torino se ci fossero state le condizioni, perché al Chelsea ha fatto solo tribuna da quando è iniziato il campionato inglese, quindi anche Lichtsteiner sapeva da tempo che doveva cercarsi una sistemazione. Dal momento che la Juve, in un modo o nell’altro, ha accontentato tutti quelli che hanno chiesto di andarsene (arrivando perfino a rimetterci in alcuni casi), se Lichtsteiner (0,83 mln € di ammortamento residuo!) è ancora in rosa deve averla fatta davvero grossa. Il risultato è che adesso si trova fuori dalla lista UEFA.
L’arrivo di Witsel avrebbe imbarcato Hernanes verso Genoa: non è arrivato e così anche Hernanes è rimasto. La LISTA SERIE A invece non crea problemi perché Rugani è considerato CTP e Pjaca, Mandragora e Audero sono UNDER 21 e quindi non occupano posti. Marchisio unico CTP (su 4 posti disponibili) in entrambe le liste. Insomma, il criterio del rispetto delle liste si è rivelato un buon criterio per “predire” il mercato Juve.

Togliamoci adesso il dente della questione Witsel, che sui social ha dato la stura alle solite critiche a Marotta. Witsel era a Torino, dove si è recato invece di andare in Nazionale (in che data i giocatori sono partiti per le convocazioni? Secondo il suo CT è andato prima in Belgio e poi si è recato direttamente a Torino. Tutti lo aspettavano all’aeroporto ma lui era già qui mi sa) e ha sostenuto e superato le visite mediche. Era già pronto anche il passaggio di Hernanes al Genoa. Insomma, la Juve aveva già predisposto tutto. Juve e Genoa aspettavano solo di poter depositare i contratti. E il buon senso dice che queste cose non si organizzano in mezza giornata, come qualche giornalista vorrebbe farci credere. Quindi, come nel caso Guarin, qualcuno ha fatto marcia indietro “dopo”, all’ultimo istante.
Si poteva fare con più anticipo? Forse. Ma forse no. Perché al di là delle liste c’era un altro problema non del tutto irrilevante: i soldi. Potrà non piacere sentirselo dire, ma senza i 43 mln di quelle due cessioni non c’erano i soldi per Witsel e Cuadrado.
Pereyra è stato ceduto il 20 agosto, Zaza il 28. Probabilmente non sono riusciti a chiudere prima queste operazioni, e in effetti il 17 agosto è saltato il trasferimento di Zaza al Wolfsburg. Secondo me è stato questo l’intoppo che ha fatto ritardare l’affare Witsel, perché, ribadisco, senza quei soldi queste operazioni non si potevano chiudere. Come faccio ad esserne -ragionevolmente- sicuro?

Guardando la tabella dei flussi di cassa.

flussi cassa

impatto finanziario

 

Come si vede, l’esborso stagionale (31,4 mln € circa) si colloca nella fascia medio bassa dei mercati della Juve: mancano giusto giusto i soldi per Witsel (si è parlato di 25 mln). Con quelli tutto torna.
Per verificare la tesi di cui sopra ho provato a calcolare cosa sarebbe successo se la Juve avesse ingaggiato prima Witsel e Cuadrado e poi le cessioni di Pereyra e Zaza non fossero andate in porto per un qualsiasi intoppo. L’impegno finanziario sarebbe stato intorno ai 100 mln: il doppio della più costosa campagna acquisti della Juve di Agnelli. Semplicemente impensabile. Le cose dovevano per forza seguire questo ordine: convincere Zaza e Pereyra ad accettare le rispettive destinazioni e solo in seguito procedere con i nuovi acquisti. Ma chi ci ha seguito passo passo queste cose già le sapeva, perché le diciamo da un mese. Probabilmente se Zaza avesse accettato la sua prima destinazione oggi Witsel sarebbe un giocatore della Juve.

Al momento dell’acquisto di Higuaín i flussi di cassa avevano anticipato inequivocabilmente anche la cessione di Pogba; purtroppo il cuore mi ha accecato e mi ha indotto a cercare altre vie che potessero far coesistere un esborso finanziario così rilevante con la permanenza del francese, facendomi trascurare la via più ovvia e ragionevole. Ne farò tesoro per la prossima volta: più ragione, meno cuore.
Ovviamente le clausole di Higuaín e Pjanic e gli altri acquisti sono state finanziate grazie ai soldi della cessione di Pogba: siccome abbiamo visto che la Juve non si sarebbe assunta (giustamente) un rischio finanziario così rilevante, va da sé concludere che la cessione di Pogba sia avvenuta parecchio tempo fa, almeno ben prima dell’ingaggio di Higuaín. Anche l’analisi dei flussi di cassa quindi si è rivelato essere un buono strumento predittivo del mercato Juve.

E chiudiamo con la Potenza di Fuoco.

potenza di fuoco

 

La PdF relativa alla rosa della prima squadra è aumentata del 20% (circa, perché gli ingaggi sono stimati): ben più di quanto da noi preventivato. Perché? Il motivo è semplice: la chiusura del bilancio 2015/16 della Juve era atteso in perdita e l’eliminazione agli ottavi di ChL non lasciava presagire niente di meglio. Invece, stando ai dati diffusi da Exor, il bilancio della Juve chiuderà in utile. Tra un mesetto circa scopriremo a cosa sia dovuto questo miglioramento (il merchandising?), però evidentemente ha indotto la dirigenza a ritenere di poter spendere di più. Loro lo sapevano da tempo, noi l’abbiamo scoperto col senno di poi, e questo ci ha portato un po’ fuori strada.

A questo punto, due considerazioni sono d’obbligo.
Primo. Ancora una volta questo fatto ci ricorda che solo i dirigenti della Juve hanno tutte le informazioni necessarie per prendere al meglio le decisioni: quando qualcuno li tratta da incapaci farebbe meglio a considerare che sicuramente ha una visione parziale delle cose e che molto probabilmente si sta facendo un film che non corrisponde alla realtà; il che non è certo l’ideale per trarre conclusioni e formulare giudizi trancianti. Tutti sbagliano e rimarcare un errore ci sta: trattarli da incapaci molto meno. A maggior ragione a fronte di questi risultati sportivi ed economici.
Secondo. I miei timori che con la cessione di Pogba si ripetesse la situazione già vissuta con Zidane-Juve e Ibra-Inter (chi non sapesse a cosa faccio riferimento trova tutto qui) si sono rivelati infondati (sempre in tema di: fidiamoci un po’ di più di quel che fanno). Di nuovo, molto brava questa dirigenza a prendersi il meglio dell’operazione (la plusvalenza) e lasciare il peggio (l’incremento dei costi derivanti dagli acquisti. Nei casi precedenti l’incremento superò abbondantemente il 50%, sfondando il bilancio degli anni seguenti).

Paradossalmente il criterio meno utile è stato proprio quello del rispetto della Potenza di Fuoco: criterio indicato proprio da Andrea Agnelli come l’unico a cui Marotta deve attenersi!
Ovviamente la mia è una facezia: Marotta sicuramente si è attenuto al budget di ingaggi e ammortamenti che la Juve ha messo in preventivo. Per noi la difficoltà sta appunto nell’identificare quel valore, dal momento che ci dobbiamo basare su ingaggi non ufficiali (che loro hanno) e su una stima dei ricavi della stagione 2016/17, che a sua volta poggia su quelli presunti della stagione 2015/16 (mentre loro a maggio già li sanno): insomma, noi facciamo una stima della stima e quindi è ancora più complicato.

Per questo motivo seguire il calciomercato in questo modo è stato soprattutto un divertimento, e per divertimento andiamo allora a verificare le “previsioni” fatte tre mesi fa.

Coi portieri siamo andati bene: Rubinho è andato e non è stato sostituito; Neto è rimasto perché troppo costoso sostituirlo con un altro alla sua altezza, Audero è stato promosso terzo portiere per via delle liste.

Anche in difesa non male: Bonucci non è stato venduto (stesse ragioni di Neto: pesa veramente troppo poco nella PdF per trovare un sostituto di pari valore e pari impatto economico) e Benatia è arrivato in aggiunta; i terzini sono quelli previsti. L’uscita di Lichtsteiner l’avevamo messa in preventivo qualora fosse arrivato un altro terzino destro (si parlava di De Sciglio): è arrivato Cuadrado nel ruolo e sappiamo com’è andata.
Sul possibile rientro di Cuadrado nutrivamo dei dubbi per via del costo di ingaggio e cartellino: Marotta ha trovato la soluzione con un prestito triennale da scalare sul costo dell’acquisto a titolo definitivo. Chapeau di fronte a tanta fantasia.

A centrocampo bene sulla numerosità del reparto, che è stato sfoltito, e sui nomi in uscita; male su Pogba (ah, il cuore …)

L’innesto di Higuaín ovviamente non era previsto (anche qui abbiamo toppato alla grande), e in un certo qual modo è figlio della cessione di Pogba.
Al di là di questo, l’acquisto del fuoriclasse argentino introduce anche un nuovo elemento di discontinuità nel mercato della Juve: per la prima volta dal 2010 viene acquistato un campione affermato, con alto ingaggio, pagando un costoso cartellino. Finora infatti i campioni affermati erano arrivati a parametro zero (Pirlo, Khedira) o pagando un indennizzo minimo (Tevez), non commisurato al reale valore del giocatore. Benché non credo si ripeterà a breve una simile operazione (non capita tutti i giorni di mettere a bilancio cessioni per 160 mln € lordi), tuttavia in futuro dovremo tenerne conto.
L’ingresso del Pipita, come previsto, ha spinto Simone Zaza verso altri lidi; Pjaca, che per età e costo è l’alter ego di Berardi, a sua volta ha preso il posto di Morata nel bilancio. Anche qui, tutto secondo le previsioni.

Insomma, così a pelle non ci sembra di essere andati troppo male, ma come sempre spetta a voi il giudizio finale.

Per quanto mi riguarda, adesso lascio volentieri la parola al campo (almeno fino all’estate prossima). E Forza Juve!

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