Avvicinarsi in modo quasi disinteressato e sereno ad un Milan-Juve sta diventando una prassi ormai abituale visto l’ennesima stagione dei rossoneri lontani dalle piazze d’onore della classifica. Non per questo sarà una sfida facile o già scritta, tutt’altro, soprattuto per le motivazioni che una partita così imprime comunque nei diretti protagonisti. San Siro, la Scala del calcio, ospiterà anche la prossima finale di Champions League e stasera potrebbe essere un teatro importante per la lotta scudetto di questa stagione che sta volgendo al termine.
Una sorta di antipasto della finale di Coppa Italia dove le due squadre si troveranno nuovamente di fronte all’Olimpico di Roma. I bianconeri recuperano gli squalificati Bonucci ed Alex Sandro mentre Khedira rientrerà nella prossima gara allo Juventus Stadium. Indisponibile Chiellini che ne avrà per una ventina di giorni, non è stato convocato neanche Paulo Dybala, anche lui alle prese con un infortunio muscolare. Forfait dell’ultima ora quello di Roberto Pereyra, anche lui per un nuovo problema fisico.
Andando a sfogliare il libro dei precedenti tra le due squadre disputati a Milano, ci sarebbe da raccontare tantissimo visto che i due club più titolati in Italia si sono affrontati quasi duecento volte, 195 per l’esattezza. Uno dei gol più ricchi di significato l’ha segnato sicuramente Roberto Galia in finale di Coppa Italia del 1990 contro il Milan di Sacchi che era arrivato in fondo al trofeo anche grazie ad uno degli episodi più antisportivi che il nostro calcio ricordi. E sempre lo stesso tecnico di Fusignano ha assistito alla più bella vittoria bianconera a San Siro, nel 1997 con la Juve di Lippi che passeggiò sopra gli avversari con un roboante 1-6, solo tre giorni prima di andare ad espugnare l’Amsterdam Arena in Champions League. Il mese di aprile non ha storicamente sorriso a Sacchi quando si è trovato di fronte la Vecchia Signora, peccato non ci sia ancora lui su quella panchina. Non escludo che possa essere richiamato dopo il novantesimo, e in fondo ci spero per più di una ragione.
La settimana che ci ha portato a questa partita è stata ricca di polemiche per la squalifica di Higuain dopo i fatti di Udine. Come dimenticare allora la cintura di Ibrahimovic a Cordoba che gli costò tre giornate di squalifica, una delle quali gli impedì proprio di prendere parte alla sfida scudetto (una volta lo era) nella Scala del Calcio contro il Milan. I bianconeri di Capello non si fecero intimorire dall’assenza del possente attaccante svedese e uscirono con il bottino pieno grazie all’asse Del Piero-Trezeguet, con il francese che concluse di testa un assist al bacio in rovesciata del capitano.
L’ultimo Milan vittorioso sulla Juve a San Siro era allenato da Massimiliano Allegri che ebbe la meglio sui ragazzi di Conte grazie ad un rigore inesistente trasformato da Robinho. L’unico precedente invece dell’Allegri tecnico di Madama, in trasferta contro la sua ex squadra, ha visto la vittoria di misura dei piemontesi con un gol di Tevez, perfettamente servito da Pogba.
Il mini campionato di otto partite, descritto dal mister nella scorsa conferenza stampa, è appena cominciato. Continuiamo a viverlo da protagonisti.
Fino alla fine…ed anche oltre!
Forza Juve!