Dopo la pausa nazionali torna, finalmente, il campionato con un programma niente male per la Juve: trasferta al San Paolo per la prima di due sfide ravvicinatissime contro il Napoli (l’altra, com’è noto, è in calendario mercoledì 5 aprile con la semifinale di ritorno di Tim Cup).
Le qualificazioni mondiali hanno restituito ad Allegri alcune situazioni problematiche da gestire, prima fra tutte il gravissimo infortunio occorso a Marko Pjaca – a cui va naturalmente tutto il nostro supporto – che lo terrà lontano dai campi di gioco per almeno 6-8 mesi.
Anche Mandzukić (infiammazione al ginocchio) e Dybala (partito per l’Argentina con il fastidio muscolare rimediato a Genova) non offrono garanzie di impiego fin dal primo minuto.
Il mister, pertanto, avrà i suoi bei grattacapi nel decidere la formazione e il modulo da schierare questa sera; i più informati paventano un 4-5-1- con l’inserimento di Lemina e Marchisio in mediana e l’avanzamento di Pjanić sulla trequarti.
In ogni caso, è evidente che tutti i riflettori saranno puntati su Gonzalo Higuaín, core ’ngrato, atteso dai suoi ex tifosi con il coltello fra i denti. Da parte nostra, auspichiamo che l’attaccante argentino non risenta troppo dell’emozione e dell’atmosfera ostile che troverà allo stadio.
A Napoli vivono questo match come la madre di tutte le partite, in nome di una non meglio precisata e profonda rivalità, avvertita però solo da quelle parti. Come sempre, per la Juve è soltanto una gara che vale tre punti, una delle trentotto tappe da percorrere per tagliare per prima il traguardo di fine maggio.
In realtà, gli impegni più importanti che attendono la formazione bianconera in questo mese sono ben altri, a cominciare proprio da mercoledì prossimo dove è in palio la terza finale consecutiva della coppa nazionale. Per non dire della doppia sfida contro il Barcellona in Champions, ma per quella c’è tempo.
Ciò non vuol dire, ovviamente, che l’avversario debba essere sottovalutato e preso sotto gamba, anche perché trattasi comunque di una squadra forte che gioca un ottimo calcio capace di mettere in difficoltà chiunque, specie fra le mura amiche. Tenendo anche nel debito conto che la Roma, vincendo l’anticipo contro l’Empoli, si è riavvicinata alla capolista.