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Un nuovo “caso”, ma si pensa al Chievo

Il primo turno infrasettimanale della stagione riserva un nuovo impegno veronese per la Juventus, che dovrà confrontarsi contro il Chievo di Sannino.

Bianconeri reduci dallo striminzito 2-1 contro l’Hellas (in relazione a mole di gioco e occasioni create) che ha messo ancora una volta in evidenza vizi e virtù di questa prima parte di stagione: un gioco a volte troppo lento che diventa un invito a nozze per avversari barricati nella propria metà campo e una  nuova disattenzione grave su calcio d’angolo che ha permesso il gol scaligero. Per contro la Juve ha schiacciato e assediato l’avversario per 90 minuti, ha tirato in porta un numero impressionante di volte ed in difesa ha rischiato poco, con Storari inoperoso per tutta la durata del match.

Il gol di Fernando Llorente ha di colpo cancellato settimane di critiche e titoli demenziali (a proposito Tuttosport adesso si diverte con un paragone di acconciature con il giovane Walter Mazzarri) ma complice un ingenuo assist di fronte ai microfoni di Antonio Conte è scoppiato un nuovo “caso”, quello di Pirlo, scontento per la sostituzione e fuggiasco negli spogliatoi senza fermarsi dalla panchina.

Al di là del nervosismo comprensibile del regista bresciano, scortato per tutto il match dalla marcatura ossessiva di Jorginho (che di fatto si è disinteressato all’andamento della partita), l’episodio è andato un po’ in contrasto con la figura universalmente riconosciuta di “gruppo Juve” e lo stesso Conte, pur senza nessuna malizia, ha spiegato ai cronisti che avrebbe dato una tiratina d’orecchie al giocatore, ricordandogli che la squadra va seguita anche dalla panchina e non solo in campo.

Apriti cielo, improvvisamente il rapporto tra la Juve e Pirlo si è deteriorato , si è prossimi al divorzio e il giocatore tornerà al Milan a gennaio (no questo non l’hanno scritto..)

Fortunatamente la sfida contro il Chievo arriva provvidenziale per evitare di sorbirsi un nuovo bombardamento mediatico su quotidiani sportivi e siti web.

La partita del Bentegodi come da tradizione si presenterà assai ostica: bisognerà aspettarsi un Chievo che tenterà di replicare la densità difensiva fatta vedere dai cugini dell’Hellas, intasando gli spazi a centroarea per evitare scambi in velocità e chiudendo possibilità di conclusioni da breve distanza.

Ancora una volta la Juve dovrà cercare di fare un passo in avanti a livello di rapidità nel portare palla dalla propria metà campo a quella avversaria e dovrà avere la pazienza di non cercare di forzare le soluzioni offensive, ma di sviluppare un gioco avvolgente in grado di far muovere molto i difensori gialloblu.

In difesa  occhio soprattutto alle ripartenze clivensi, che verosimilmente si affideranno a giocatori veloci come Paloschi e la bestia nera Pellissier per provare a far male alla retroguardia bianconera.

I numerosi e probanti impegni ravvicinati che aspettano la Juventus da qui alla sfida contro il Milan dovrebbero obbligare nuovamente ad una rotazione di uomini per evitare di spremere troppo i titolari: quasi certo l’impiego dal primo minuto di Claudio Marchisio mentre il chiacchierato Andrea Pirlo potrebbe essere il designato ad un turno di stop.

In difesa si dovrebbe rivedere il terzetto titolare, salvo eventuali sorprese, mentre sulle fasce dovrebbe rientrare Lichtsteiner e stare a riposo Asamoah, con Peluso (bella partita in Champions League) in rampa di lancio.

L’attacco rimane per ora indecifrabile: Carlos Tevez è in forma super e contro il Verona ha offerto la sua miglior prova in maglia bianconera, ma Conte potrebbe decidere di preservarlo per averlo al 200% nel derby e poi in Champions League.

Ci potrebbe essere la prima chance da titolare per Giovinco, che fino a qui ha disputato solo pochi spezzoni, mostrando buona abnegazione.

Possibile conferma per Llorente dopo il positivo debutto di domenica, ma sia Vucinic che Quagliarella scalpitano e ci sarà posto per tutti da qui in poi.

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