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Le pagelle del cuore: Bologna-Juventus 0-0

Eccezionalmente di sabato, torna la rubrica di Giulio Perboni, un atto di catarsi nei confronti del povero Maestro, descritto da De Amicis nel libro “Cuore” come una specie di Fantozzi ante litteram sulle cui spalle erano cadute le peggiori maledizioni. Sconfortati dalla cattiveria usata dall’autore nei confronti di questo servitore del Regno d’Italia, abbiamo deciso di richiamarlo su questa terra tramite i servigi della maga Clara, per affidargli questa pagina a suo completo uso e consumo, affinché ne facesse un atto liberatorio, un contrappasso. Abbiamo scoperto con stupore e gioia un grande tifoso juventino, appassionato osservatore celeste, che guarda le partite con un amico inseparabile, il bicchiere di Barolo, e una inaspettata voglia di sfogare anni di rabbia repressa.
Dal calamaio alla tastiera: a lei la pagella, Maestro! (La Redazione)

Ben ritrovati, miei piccoli lettori. Prendiamo questo punto prezioso e teniamocelo stretto, contro il signor Donadoni hanno sofferto molte squadre e, se qualcuno lo ha dimenticato, gli ricordo che qui il Napoli ci ha lasciato le penne. Con alle porte un impegno molto più importante per il prosieguo della stagione, ci sta di togliere il piede dall’acceleratore. Non dimentichiamo l’emergenza infortuni e il cambio di modulo apportato nelle ultime settimane. Come diceva San Filippo Neri Dorelli: “State calmi, se potete”

Signor Buffon, voto sette – Sette come le partite consecutive senza subire reti, e scusate se è poco. Record da condividere con i Signori qui sotto, ovviamente, ma era l’unica scusa plausibile per non assegnare al Signor Capitano l’ennesimo senza voto.

Signor Lichtsteiner, voto sei – Gli antichi cronisti, una volta, dicevano “partita senza infamia e senza lode.” In difesa deve tenere a bada uno dei più intraprendenti dei rossoblù, il Signor Giaccherini, ma lo svizzero ha passato serate ben più dure e complicate, cosa volete che sia, un moscerino che svolazza inutilmente senza poter pungere nessuno?

Signor  Bonucci, voto sette – Ha provato anche ieri a infilare in verticale lo scacchiere del Bologna, riuscendoci anche. Solo che i due attaccanti non hanno trovato le sponde giuste per creare particolari pericoli alla difesa felsinea.

Signor Barzagli, voto dieci – Questo giocatore fa luccicare gli occhi per dedizione, concentrazione, efficacia,  lucidità, saggezza, applicazione, grinta, bellezza, sapienza, prudenza, giustizia, fortezza e temperanza.

Signor Evra, voto sei – Come faccia un uomo alto un metro e un pene ad essere così bravo nel trovare il tempo giusto per i colpo di testa resterà un mistero da qui alla notte prima dell’Apocalisse. Come abbia fatto, allo stesso tempo, a non inquadrare la porta idem.

Signor Sturaro, voto sei – In quel ruolo, ieri sera, serviva un esperto di apertura cassaforti, non il fabbro ferraio con la fiamma ossidrica. Ha trovato due mazzolatori d’ebano che gli han servito pan per focaccia.
(credo di aver usato troppe metafore per un solo giudizio, mo’ che m’invento?)

Signor Marchisio, voto sei –  Meno lucido di altre sere, un po’ di stanchezza ci sta, povero il mio principino.

Signor Pogba, voto sei – L’Associazione Italiana “Amici di Martin Luther King” ha scritto una lettera di proteste al Signor Allegri in merito all’eccessivo minutaggio a cui è costretto il Signor Pogba: “Sfioriamo lo schiavismo, non vorremmo doverLa iscrivere al registro dei negrieri.”

Signor Pereyra, voto otto – Per un calciatore che non è un trequartista, non è una mezzala, non è un mediano, non è un esterno, non è un regista e per essere alla prima partita da titolare dal mese di ottobre direi che ha disputato un’ottima prova. Il giorno, però, in cui capirò cosa vorrà fare da grande il Signor Pereyra spero non sia arrivato da tempo il momento del suo pensionamento.
No, non intendo la fine della carriera da giuocatore ma proprio della pensione di vecchiaia.

Signor Morata, voto cinque e mezzo – Toccava a lui svolgere il ruolo di seconda punta, ma non ne è capace. Scambi con il compagno di reparto, pochi; dribbling riusciti credo nessuno; azioni pericolose create, zero.

Signor Zaza, voto cinque e mezzo – L’impegno c’è sempre, la corsa pure, i piedi non sono certo quelli di un rifinitore, in serate come queste la sua percentuale di pericolosità scende moltissimo.

Signor Allegri, in risposta agli amici di Martin Luther King: “Fin quando il vostro amico continuerà a frequentare la scuola di maquillage “Truzzo è bello” non dovete venire a rompermi i ‘hoglioni – voto dieci.

Vostro, M° Giulio Perboni.

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