Ma si, diciamolo: stiamo tornando!
Ok, abbiamo stentato, giocato partite penose ai limiti dell’orrido, sono partiti processi a squadra, allenatore e dirigenza, tutto questo fino a Sassuolo quando davvero i sogni sembravano svaniti.
Poi non sappiamo cosa sia successo: un po’ di fortuna come nel derby, tanta ostinazione e cattiveria ad Empoli e la vittoria cinica contro il Milan per arrivare alla vittoria di mercoledì scorso contro il City che c’ha garantito la qualificazione agli ottavi di Champion’s League con un turno di anticipo.
E siamo arrivati a stasera, gara delicata quella di Palermo.
Buono il primo tempo, si è rivisto il possesso palla, abbiamo condotto la partita e contemporaneamente si sono evitati quei rischi in difesa tipici delle prime giornate.
Pareva però la solita partita della Juve contro una squadra di medio – bassa classifica: tanto gioco, gira la palla gira la palla (e falla girà!) ma scarsa vena sottoporta: come sempre negli ultimi 16 metri ci stavamo perdendo e non riuscivamo a concretizzare.
Nella ripresa poi la svolta, all’insegna della solita vecchia teoria: quando butti una bella palla in area Mandzukic se non alla prima alla seconda la butta dentro, e come sempre il suo è stato un gol pesantissimo (e con questo potremmo anche smetterla di criticarlo).
Poi, finalmente, siamo tornati ad addormentare la partita: ok, per le coronarie dei tifosi non è il massimo, abbiamo ancora in mente il gol di Blanchard per cui sempre meglio cercare il 2-0, però stasera l’abbiamo gestita davvero bene e questo è un altro ottimo segnale.
Infine i due gol nel finale, davvero bella l’azione del 2-0 con ottimo inserimento di Sturaro e sigillo finale di Zaza più che meritato per l’impegno che ha profuso in quei pochi minuti che ha giocato.
Note positive: il gioco, finalmente all’altezza di una squadra che vuol provare a rientrare nel giro. Ottimo l’approccio, fondamentale in queste gare da non trascurare o considerare già vinte: i tre punti nel campionato italiano si sudano e ci vuole sempre la giusta concentrazione, che nelle prime partite proprio latitava.
Tra i giocatori determinante Super Mario Mandzukic: forse è brutto a vedersi, è spigoloso, legnoso, non ha la grazia del numero 10 ma quando segna sono gol pesanti. E poi tiene alta la squadra, lotta, sgomita, è il classico giocatore odiato dai difensori avversari: meglio averlo con noi.
Ottima prova anche di Dybala, coronata con l’assist al bacio per Mandzukic. Fino a lì è stato tra i migliori, poi si è un po’ eclissato complice la stanchezza e l’arretramento del baricentro della squadra.
Marchisio e Sturaro ottimi a centrocampo, con il secondo che si è preso la licenza di un bell’inserimento nel gol del 2-0. Buona l’intesa tra di loro, tanto lavoro sporco a centrocampo con tanti ringraziamenti da parte dei tre dietro.
A fasi alterne la partita di Pogba: stanco e nervoso (ammonito, salterà la partita contro la Lazio), palloni sprecati ma anche giocate sopraffine che, diciamolo, solo lui può fare.
Dietro ottima prova dei tre, anche se vorremmo cominciare a vedere meno Chiellini in fase di impostazione.
Note negative: due nomi, Cuadrado e Morata. Il primo non era in serata, sempre pronto ad intestardirsi in dribbling inutili e fini a se stessi, l’impegno c’è stato ma oltre a quello poco altro. Come già ho detto un’altra volta, riporto quello che mi ha detto un amico tifoso della Fiorentina in estate: “Cuadrado? Le prime 6-7 partite ti fa entusiasmare, da lì in poi ti fa smoccolare”. Spero non abbia ragione, ma la piega presa sembra proprio quella; nel dubbio stasera c’ha fatto bestemmiare.
Morata invece sta attraversando un periodo no: partito come titolare fisso, reduce da una annata straordinaria, piano piano ha perso un po’ di sicurezza perché avere come rivale Mandzukic non è come avere Cantarutti o Barbuti.
Ultimamente pare un po’ arruffone, disordinato, ostinato nella ricerca del gol che non sempre può arrivare ed ecco allora che si spiegano gli errori di mercoledì scorso e anche quelli di stasera quando è entrato. E’ un periodo così, gli passerà.
In conclusione: tre punti pesantissimi anche stasera, si è rivisto il gioco, non facciamo proclami ma avanti così.
Fino alla fine!