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Parma – Juventus 1-0: sveglia per martedì?

Dopo una vittoria semplicemente fantastica in Coppa Italia contro la Fiorentina che ha mandato i bianconeri in finale rimontando il risultato dell’andata, la Juventus si rituffa in Serie A affrontando il Parma, l’ultima classificata. Il match può sembrare facile solo ai più disattenti, perché la squadra di Donadoni, nonostante tutte le difficoltà di questa stagione, rimane un ostacolo duro da superare. Allegri mette in guardia tutti, la partita è da vincere per poi affrontare con più tranquillità i match successivi. La partita di martedì però è fondamentale per la stagione della Vecchia Signora, così ampio spazio a chi ha giocato meno. In porta va Storari, con Lichtsteiner, Ogbonna, Chiellini e Padoin a comporre la linea difensiva, poi Vidal, Marchisio, Sturaro e Pereyra a supporto di Coman e Llorente.

All’avvio la gara si mette subito come poteva essere prevedibile, il Parma aspetta e i bianconeri fanno la partita, con ritmi lenti e senza incidere troppo se non con qualche accelerazione di tanto in tanto che porta gli uomini di Allegri ad avere un paio di buone opportunità non sfruttate. Il Parma dunque aspetta con pazienza e ci prova con Belfodil e gli inserimenti dei propri centrocampisti, ma la Juventus sembra avere quasi tutto sotto controllo e alza i ritmi nella fase finale del primo tempo, senza grandi risultati. Si va così a riposo con la sensazione che solo la giocata del singolo può far sbloccare il match in favore dei bianconeri.

La ripresa inizia così come era finita la prima frazione; il Parma continua ad attendere la Juventus, che a sua volta prova invano ad avanzare palla al piede. Spazi non se ne creano, i ritmi tornano lenti, le giocate e i movimenti non sono sincronizzati, così, al minuto 60, su una ripartenza dei padroni di casa Belfodil è bravo a innescare al limite Mauri che corre verso il pallone e calcia benissimo portando in vantaggio la sua squadra. Adesso bisognerebbe reagire, provando ad alzare i ritmi e non facendosi prendere dalla fretta, mettendo in luce la qualità superiore rispetto agli avversari. Quello che avviene però è tutto il contrario: Llorente non tiene un pallone in avanti, Coman è alterno, Pereyra non trova gli spazi giusti ed è meno pimpante del solito, la spinta dei terzini non è sufficiente e di palloni in area non ne arrivano, neppure quando entra Morata al posto di Pereyra che garantirebbe ulteriori centimetri. I tre centrocampisti fanno il loro, ma non forse con troppa “calma”, permettendo al Parma di difendersi senza troppo affanno. Più si va avanti e più la Juventus praticamente si allontana dall’area avversaria, mettendoci forse troppa voglia e poca pazienza, non facendo arrivare neanche un pallone pulito e giocabile sulla trequarti avversaria; tutto ciò fa ricordare un po’ il secondo tempo delle gare con Sassuolo e Sampdoria nel girone d’andata.

La partita così finisce e la Juventus non porta a casa nessun punto. Il bottino pieno sarebbe stato fondamentale in vista delle prossime partite di campionato, che non saranno assolutamente semplici. La prossima avversaria è forse la squadra più in forma del campionato, la Lazio di Pioli, fresca del secondo posto e che arriva tra le due partite col Monaco, decisive per questa stagione. Nessun dramma, le partite storte capitano e quando cambi tanti elementi, con mente e corpo che vanno a risparmio energetico (dopo la partita con la Fiorentina e prima della partita col Monaco), volendo ti può finire pure peggio. Ogni tanto una scoppola non fa male, fa ritornare sulla terra e se si è bravi a coglierne l’aspetto “positivo” può anche fornirti quella spinta in più. La testa ora è tutta per la partita con i francesi, dove sicuramente assisteremo a tutt’altro spettacolo.

Fino alla fine…

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