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Pensieri sparsi

Premettendo che vincere è sempre meglio di non vincere, checché ne dica qualcuno, a me girano abbastanza non perché la Juventus stia avendo un momento di flessione, ma per “come”.

Non riesco a capire come giocatori che militino nella nazionale del proprio paese appaiano così in bambola e succubi di onestissimi pedatori per larghi tratti della partita, ma d’altra parte sono solo un tifoso, e allora tifo. Forza Juve. Ce la faremo anche questa volta.

 

Classifica alla 25ª: Juventus 65, Lazio 62 (-3), Inter 54 (-11, con una partita in meno), Atalanta 48 (-17, idem). Classifica alla 33ª (16 luglio pomeriggio): Juventus 77, Lazio 69 (-8), Inter 68 (-9, con una partita in meno), Atalanta 70 (-7). Per lo scudetto serviranno nove punti in cinque gare, che sono: Lazio in casa, Udinese fuori, Sampdoria in casa, Cagliari fuori, Roma in casa.

È ancora tutto in mano nostra, considerando che abbiamo anche gli scontri diretti in vantaggio con Inter e Atalanta. Vincendo con la Lazio, il 50% del lavoro è fatto (in realtà il 33%, ma sono ottimista per natura).

 

Visto che va di moda, la classifica di Sarri, Allegri e Conte al primo anno alla Juve dopo 33 turni (e ci metto pure Lippi): Non siamo abituati a subire così tanti gol, ma la “Coppa Covid” è un’altra cosa rispetto al Campionato di Serie A. Tutte le squadre, in questa fase, dopo tre mesi di stop forzato, stanno avendo difficoltà: c’è chi queste difficoltà le evidenzia all’inizio della partita, chi durante, chi alla fine e chi per tutto il match. E c’è chi ha un’organizzazione tale da mascherare queste difficoltà.

Ah, chi è il preparatore atletico dell’Atalanta? Jens Bangsbo, vi dice qualcosa?

 

Classifica maggiori campionati europei (al 16 luglio pomeriggio): Significa? Niente, solo che anche in campionati stradominati (Liverpool, PSG e Bayern, per esempio) non ci sono squadre imbattibili. E che quello italiano è il più equilibrato. Juventus, Inter, Lazio e Atalanta hanno una media punti superiore alle celebratissime Borussia Dortmund, Atletico Madrid e Manchester City, tanto per dirne qualcuna.

 

Squadra: sembra, ripeto sembra, alla frutta. Vediamo ruolo per ruolo.

Portieri: Ancora una volta Szczesny mi ha smentito (dissi che non era decisivo e non portava punti). Il punto con il Sassuolo è suo. Buffon è il miglior secondo che si possa avere: non è ingombrante, ha capito il suo ruolo e quando gioca è sempre Buffon. Pinsoglio: il sogno di tutti i calciatori. È il reparto con meno problemi.

Difensori centrali: Chiellini e Demiral appena rientrati da lunghi infortuni, De Ligt muro, ma con la spalla malconcia (secondo me a fine anno si opera), Rugani ballerina, Bonucci buon leader, ma non è un difensore centrale (Brio era un difensore centrale, Montero era un difensore centrale). Se (e il se in questo caso è enorme) si recupera in questo mese Chiello (e magari anche Merih), possiamo dire che anche questo reparto non sia messo male male.

Difensori esterni: Ahia. Un adattato (Cuadrado, e per fortuna che il Panita è un cuore bianconero: quando andrà via qualcuno piangerà, e anche lui), un solo sinistro, che aldilà dei singoli errori e della forma fisica altalenante, quando c’è il suo compito lo assolve quasi sempre. Gli altri due, spero vivamente che la società non li tenga in rosa l’anno prossimo, sia perché hanno dato tutto quello che potevano (De Sciglio) sia perché sono evidentemente protetti dal Signore: uno così, che ha giocato nel Real, nel Manchester City e nella Juve, e non è Anelka (bisognerebbe sempre imparare dagli errori del passato…), come lo vuoi chiamare, se non miracolato? Reparto da migliorare ASSOLUTAMENTE.

Centrocampisti: Salvo solo Bentancur, che corre finché regge, e quasi sempre sono 90 minuti: ciò lo fa peccare in lucidità, qualche volta, ma io lo terrei sempre in campo. Pjanic è ormai un ex, anche se ogni tanto si ricorda come si fanno le verticalizzazioni. Sugli altri non oso pronunciarmi. Salverei solo Rabiot (e mi dispiace per Ramsey, che sano mi piaceva molto), ma più perché ne intravedo le potenzialità, se sfruttato bene. Reparto da RIVOLUZIONARE.

Attaccanti: spostato Cuadrado in difesa, le alternative sono poche: Flash sembra troppo fragile, Berna è un mistero di involuzione, il Pipita un ex calciatore. Sugli altri due, poco da dire. Soprattutto CR7: 28 gol in 29 partite non si vedevano dagli anni ’60, alla Juve. Ah, è dalla stagione 2008-09 che il capocannoniere non è della squadra che poi vince lo scudetto. Paulo è a 68, come Michel, e ho detto tutto. Reparto da rimpolpare, partendo da queste due certezze.

 

“Il concetto di vittoria a ogni costo annebbia le menti, non si può essere scontenti di un secondo posto”

detta da Sarri a giugno dello scorso anno. Nel frattempo, qualcosa è cambiato:

“Bastano 11 punti in 6 partite per vincere lo scudetto”

ha detto prima di Sassuolo-Juve. Speriamo abbia capito, che essere il primo degli sconfitti non è una vittoria.

 

Società: su questo fronte alzo bandiera bianca, tra conti, plusvalenze e problemi causati dall’interruzione per il Covid.

Solo una domanda vorrei fare allo staff tecnico: qualcuno mi può spiegare perché Emre Can non poteva giocare in questo centrocampo? Così, per capire.

E un’altra: comprare uno dei più forti giocatori del mondo, e non metterlo in condizione di rendere al 100%, non è uno spreco? Così, per capire. Per il futuro: o cambiamo l’allenatore o cambiamo almeno dieci giocatori.

 

O ci facciamo comprare dallo sceicco del Manchester City, che fa un po’ come gli pare…

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