Una Juventus indifendibile esce ferita, ma viva, dalla trasferta di Oporto nonostante una prova indecente, al limite dello scandaloso.
La solita, atavica, ormai connaturata emergenza infortuni non può giustificare ciò che abbiamo visto. I 2 gol presi al primo minuto delle due frazioni sono un concentrato di ignoranza calcistica che meritano la gloria eterna. Credo infatti che si tratti di un nuovo record nella storia del calcio e lo abbiamo stabilito noi. Orgoglio.
In questa partita hanno trovato sfogo, drammaticamente, tutti i malanni che avevamo diagnosticato nella prima parte di stagione. Una stagione molto particolare,certo, ma che la Juve affronta con una rosa molto rinnovata e i soliti equivoci tattici dovuti al mercato fatto coi piedi. Se ci aggiungiamo l’inesperienza di Pirlo la spiegazione della partita è presto detta.
Una squadra senza capo né coda, incapace di fare pressing correttamente, che in un ottavo di finale di Champions League si concede il lusso di scendere in campo dormendo. Una squadra incapace di reagire alla mazzata che si trascina mollemente per il resto della partita come tramortita da un gancio tremendo. Una squadra immatura con un allenatore acerbo che ha sì poche contromisure ma che tarda troppo ad utilizzare.
Il gol di Chiesa, se da una parte lascia aperta la porta della speranza per il passaggio del turno, dall’altra aumenta il rammarico per il modo in cui è stata affrontata la gara. È bastato un semplice, scolastico inserimento della mezzala sulla fascia per scompaginare la difesa portoghese e creare un’occasione pulita. L’unica della partita. Per fortuna nostra Chiesa realizza.
Il calcio di rigore non assegnato allo scadere è la beffa perfetta di una serata in perfetto stile Juventus, nel solco della tradizione.
Che vergogna.