Qualche anno fa, diciamo 22, che sembrano tantissimi ma per uno che ha appena toccato quota 45 sembrano l’altro ieri, in occasione del lancio di un troiaio musicale chiamato “Reload” (fatto con gli scarti di “Load”), il batterista e leader dei Metallica Lars Ulrich se ne uscì con la classica frase fine a se stessa ma scatena polemica: “L’heavy metal è morto”.
Oh perbacco, uno dei gruppi più importanti e amati nel panorama metal che grida alla morte del genere musicale!
Scandalo, vergogna, venduto, ritirati!
Il punto era un altro: quell’album faceva davvero schifo, però doveva vendere e allora qualche mossa pubblicitaria andava trovata.
Buttarono là quella polemica, che in quegli anni andava tanto di moda, e la gente ci cascò.
In tanti ne parlarono male di questa uscita, ma intanto ne parlarono.
Il disco, a distanza di anni, credo se lo ricorderanno in due o tre.
Io sono uno di coloro.
Detto questo, no, non ho sbagliato sito, non ho sbagliato titolo, ma come di consueto parto da lontano per arrivare al cuore del problema.
Il video di circa 40 secondi uscito ieri in occasione del compleanno della nostra Juve, sui vari social network: una carrellata dei grandi campioni che hanno vestito la nostra maglia nel corso della nostra storia, la solita doverosa e indispensabile autocelebrazione (perché in fondo noi siamo noi e gli altri non sono un cazzo, diciamolo), tanti auguri a noi!
Tutto bello, c’era una cosa sola che non tornava: la maglia.
Dunque, io nei mesi scorsi mi sono espresso poco riguardo alla prima maglia di quest’anno: semplicemente la trovavo e la trovo brutta a livello estetico (e non è una questione soggettiva, quando una cosa è brutta è brutta, altrimenti qui qualcuno se ne esce fuori che l’Arna e la Duna erano belle macchine e non la finiamo più) e che non c’entra un tubo con la nostra storia.
Detto questo, si trova sempre un lato positivo anche nel brutto: un mio amico, il cui padre aveva comprato la Duna, decantava le lodi di questa macchina perché aveva un bagagliaio grandissimo, così anche la vendita delle maglie della Juve negli ultimi tempi è praticamente centuplicata, Adidas ha rinegoziato il contratto rialzando sensibilmente il compenso e allora facciamoci andare bene anche questa roba.
Resta il fatto però che è brutta e che con la storia della Juve non c’incastra niente, anche se ha una striscia rosa nel mezzo.
Ma il punto è un altro: c’era davvero bisogno di dover fare la marchetta a questa nuova maglia con dei fotomontaggi (venuti neanche troppo bene) sui giocatori storici?
Si sentiva davvero il bisogno di lordare la foto storica di Platini disteso sul campo di patate di Tokyo?
In quello scatto c’era tutto il genio di Platini, la classe e lo stile con cui era riuscito ad accettare una delle decisioni più barbare (anche se giuste, ahinoi) della storia del calcio, ovvero annullare Quel Gol.
E Sivori? Bettega? Baggio? Del Piero? Nedved?
Era proprio necessario nel giorno del compleanno resettare tutta la nostra storia a strisce in nome del marketing?
Ok, quella maglia venderà di più nel resto del mondo, tanti tifosi nelle realtà emergenti del calcio si avvicinano ora alla Juve (grazie a LVI, va da se…) e la identificano con questa maglia e amen per il passato, capisco tutto… ma una cafonata così grande proprio nel giorno del compleanno era così necessaria? Inventarsi un evento apposito per celebrare questa maglia pareva brutto?
Tanto più che il prossimo anno sarà completamente diversa (non ne so niente, ma vado a intuito) e tra qualche anno la ricorderemo come la nostra Arna, che bisogno c’era quindi di metterla al centro della scena nel giorno del compleanno?
Detto questo, nel video e nella carrellata di immagini, noto l’assenza di due giocatori (e mi fermo a due perché l’elenco sarebbe lunghissimo) che alla Juventus hanno dato tutto: Boniperti e Scirea.
Da cui la domanda finale che mi pongo: ma chi ha realizzato questo video, oltre a non avere buongusto, almeno la conosce la nostra storia?
Rimarrò con questo dubbio facendomene una ragione, anche perché per fortuna stasera si rigioca e tutto passerà in secondo piano.
Keep the faith alive e forza Juve.