Quante cose avevo in mente da scrivere stasera…
Pensavo come molti di voi a una serata tranquilla, con la speranza di limitare i danni e di non veder uscire qualcuno dei nostri infortunato; una sorta di amichevole di lusso, magari da onorare con una vittoria di misura perché oh, vincere al Bernabeu contro i campioni d’Europa non capita mica tutti i giorni.
E invece, come sempre, la mia Juve mi ha stupito un’altra volta con una gara superlativa, tanto da rifilare 3 gol a quella squadra che ha vinto 3 delle ultime 4 edizioni della Champions League e l’unica volta che è stata eliminata ha sbattuto la testa contro di noi.
Una serata bellissima, palpitante, vissuta col cuore in gola dal primo minuto fino al maledetto ultimo di recupero.
Una serata che solo la Juve, la mia Juve, poteva regalarci.
Probabilmente stanotte dall’emozione e dalla tensione mi addormenterò alle 5:00, probabilmente la rabbia e la delusione non passeranno mai, probabilmente so che una partita come questa e un dopopartita come questo faranno godere tanti antijuventini.
Ma sapete cosa?
Non me ne frega niente.
Stasera ho soltanto voglia di ringraziare e di dichiarare tutto il mio amore per questa squadra, per questa società, per tutti coloro che stavano realizzando un’impresa al limite del fantascientifico.
Di più non riesco proprio a fare, sono un concentrato di emozioni tenute dentro fino alla fine e poi stroncate da una decisione arbitrale che sconfina nel ridicolo: siamo andati veramente oltre a tutto, anche se, dopo tutti i torti subiti negli ultimi anni, dal rigore su Pogba a Berlino, ai due rigori non concessi contro il Bayern a Torino, al gol annullato a Morata a Monaco (per non andare ancora più indietro nel tempo), mi ero abituato al fatto di aspettarmi tutti gli orrori arbitrali contro quelle tre squadre.
Ma tant’è, di più sull’arbitro non so dire altro, c’hanno pensato ampiamente il Presidente e Buffon a dire ciò che era necessario, parole che ovviamente condivido dall’inizio alla fine.
Magari, se posso dire una cosa, Gigi una volta visto il cartellino rosso poteva anche rifilargli uno schiaffo o una bella sventola stile Bud Spencer all’arbitro, un trattamento simil Tassotti contro Luis Enrique nel Mondiale USA 1994, ma purtroppo si è limitato ad un semplice “Ma vai a cagare”.
È difficile da mandare giù stasera, per me è peggio di Berlino e di Cardiff messe insieme perché davvero stavolta non c’è da parlare della maledizione Champions, delle nostre coglionate, delle risse nello spogliatoio, del nostro entrare in campo impauriti: c’è solo la vanità di un designatore che manda sempre e solo arbitri o incompetenti o pendenti dalle labbra di quelle tre squadre.
Per il resto, che dire?
C’hanno tolto il sogno più bello, ci rimane comunque una squadra da amare incondizionatamente.
È questa la nostra fortuna: c’è chi ha goduto fuor di misura per come è andata a finire (perché, diciamolo, per un antijuventino veder perdere la Juve all’ultimo secondo su un rigore inesistente è il massimo), resta il fatto che a noi rimane una squadra immensa, che ha messo sotto i campioni d’Europa in casa propria, battendoli 3-1 con una partita perfetta dove tutti hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo.
Una partita che, se non altro, certifica per l’ennesima volta che tutti i bla bla bla sul fino al confine, in Italia vincete grazie agli arbitri ma in Europa fate schifo sono appunto solo stronzate.
Questa è una squadra straordinaria, che vince e tiene un ritmo impressionante da 7 stagioni, con giocatori, allenatore, dirigenza che stanno 250 gradini sopra alla marmaglia e alla plebaglia del calcio italiano: chi lo capisce e contro di noi non piagnucola, ma anzi ci porta come esempio è uno come Di Francesco, che ieri ha condotto meritatamente la sua Roma in semifinale.
Gli altri sono appunto plebaglia, il niente del niente e per celare la propria incompetenza parlano e puntano alla pancia dei propri tifosi, così almeno li fanno contenti dando contro la Juventus.
Poi tornano le partite e ritornano nella loro mediocrità, in fondo si sa cosa esce fuori dalla pancia.
E con questo chiudiamo la Champions League anche per quest’anno: è stata davvero una bella serata, rimarrà tanta rabbia ma anche la consapevolezza di tifare una squadra unica al mondo.
Chi non è juventino non potrà mai capirlo.
Grazie ancora ragazzi, siete stati straordinari e un saluto speciale a Buffon: non ce la farai mai a sollevare quella Coppa ma sono dettagli e tra qualche settimana sarà durissima salutarti (anche se è giunta davvero l’ora); col passare degli anni ci ricorderemo di te come il miglior portiere di tutti i tempi e quella casella mancante conterà fino a un certo punto, cioè niente.
Però cazzo, potevi davvero riempirlo di sventole quell’arbitro.
Almeno ci saremmo fatti due risate.
Keep the faith alive amici gobbi e come sempre forza Juve.
PS. Non disperate, il prossimo anno saremo sempre lì, a provarci per l’ennesima volta con questa Coppa. Noi.
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