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Sulla questione “recompra di Morata”

Uno dei nodi da sciogliere per il mercato bianconero, prima di procedere con i nuovi millemila acquisti, riguarda certamente l’affaire “recompra di Morata” da parte del Real Madrid.

Andiamo con ordine e facciamo un po’ di chiarezza.

Caso 1) La “recompra” è un’opzione inserita nel contratto con cui la Juventus ha acquistato Morata, di cui beneficia il Real Madrid e che può essere esercitata in completa autonomia dalle merengues: in estrema sintesi, il Real versa alla Juventus i 30 ml € previsti dalla clausola di recompra ed il giocatore torna a Madrid, senza se e senza ma. La Juventus non può farci nulla, se non tentare di esercitare una moral suasion nei confronti del giocatore e dei dirigenti madrileni. Possibilità di riuscita? Il ragazzo è un canterano del Real e francamente, se la prospettiva è quella di tornare al Real per restare, non mi sembra verosimile che si metta di traverso e punti i piedi per restare alla Juventus.

A livello di bilancio della Juventus, Morata ha un costo storico di 20,734 ml €, un ammortamento annuo di 3,318 ml €, avrà un valore di carico residuo al 30 giugno 2016 di 13,269 ml € ed un contratto con scadenza 30/06/2020, con ingaggio lordo annuo (stimato) pari a 4,7 ml €. Qualora il Real esercitasse entro il 16 luglio la recompra, la Juventus metterebbe a bilancio per la stagione 2016/17 una plusvalenza pari a 30 -13,269 = 16,731 ml €.

A questo punto la Juve dovrebbe presentarsi sul mercato per comprare un nuovo attaccante. Quanti soldi ha a disposizione? Non 30 e nemmeno 16,731 ml €, come si potrebbe erroneamente pensare. Morata a bilancio pesa, tra ingaggio e quota ammortamento (la c.d. potenza di fuoco), 4,7 + 3,318 = 8,018 ml €. Ciò significa che, qualora la Juventus procedesse all’acquisto di un nuovo attaccante e gli facesse un contratto di 5 anni, avrebbe a disposizione 8,018 x 5 = 40,09 ml €, da dividere però tra ingaggio ed ammortamento. In questo modo, il sostituto di Morata avrebbe la stessa incidenza dello spagnolo sul nostro bilancio. Ad esempio, la Juve potrebbe pagare 30 ml € di cartellino e dare al giocatore 2 ml € lordi all’anno: non tantissimo, probabilmente non abbastanza per sostituire Morata con un giocatore di pari livello e prospettive. Oppure pagare 25 ml € di cartellino e dare 3 ml € lordi al giocatore. Ad esempio, Berardi potrebbe grosso modo rientrare in questo profilo.

In sostanza: faccio una plusvalenza di quasi 17 ml € (qualcosa comunque ci serve tutti gli anni), sostituisco il giocatore con un altro di 2 anni più giovane, che può entrare a far parte della lista Atp mentre Morata occupa un posto in quella Free, magari risparmio pure qualcosa a livello di ingaggio e destino le risorse disponibili ad altri ruoli. Come vi sembra?

Caso 2) La prima alternativa proposta sarebbe ricomprarsi Morata dal Real: opzione praticabile se il Real recomprasse Morata per rivenderlo a sua volta. In buona sostanza, il Real paga i 30 ml € alla Juventus, la quale versa ai blancos quello che serve per pareggiare le altre offerte e si ricompra il giocatore recomprato.

Ora, si vocifera che il Real abbia offerte pari a 50 ml (almeno). Si dice: la Juventus in questo caso avrebbe gioco facile, perché mentre le altre squadre dovrebbero versare 50 ml €, alla Juventus basterebbe versarne 20 per aggiudicarselo. Teoricamente, avrebbe anche un certo margine per alzare l’offerta. Teoricamente. Vediamo invece concretamente cosa succederebbe al bilancio della Juve. La Juve incassa 30 ml € dalla recompra e realizza una plusvalenza di 16,731 ml €, poi acquista Morata ex novo a 50 ml  € (o più). A livello di ammortamenti, supponendo di rifare a Morata un contratto con scadenza 2021, verrebbe una quota di 50/5=10 ml €, a cui si sommerebbero i 4,7 ml € (o più) di ingaggio lordo del giocatore. Totale: 14,7 ml € all’anno (minimo).

Morata diventerebbe il giocatore più costoso della rosa bianconera, la plusvalenza realizzata dalla sua “cessione” basterebbe appena per coprire i costi del primo anno e l’incidenza sulla potenza di fuoco passerebbe da 8 a poco meno di 15 ml € annui (o più). Per una società che ha pochissimi margini per incrementare il livello dei costi strutturali, per un giocatore che ad oggi non è neanche titolare, con la necessità di investire anche su altri ruoli, potrebbe essere un problema. Inoltre, avendo messo in preventivo un investimento complessivo di circa 75 ml €, credo che ci si possa guardare in giro senza fissarsi su Morata, che a questo punto diventerebbe solo una delle opzioni: certamente non l’unica, probabilmente neanche la prima.

Francamente, questa mi pare soprattutto un’ipotesi giornalistica: difficilmente praticabile e decisamente penalizzante a livello economico, sia rispetto alla precedente che a quella che segue.

Caso 3) Ammesso che sia possibile contabilmente, la Juventus potrebbe procedere a rinegoziare il solo diritto della recompra: ossia si compra la sola recompra. In soldoni, paga al Real la cifra che serve per pareggiare le altre offerte e “cancella” dal contratto questo diritto: diciamo i suddetti 20 ml €. Ripeto, ammesso che non ci siano controindicazioni a livello di norme sui bilanci, supponendo di imputare questo nuovo “costo” al contratto già in essere, come se fosse un onere accessorio (tipo le provvigioni agli agenti per intenderci), la situazione sarebbe la seguente: niente plusvalenza e 20 ml € da sommare all’ammortamento residuo attuale, pari a 13,269 ml €. Nuovo totale in ammortamento: 33,269. Prolungandogli il contratto fino al 2021 avremo: 33,269 / 5 = 6,654 + 4,7 = 11,354 ml € annui. Cifra non lontana dagli 8 ml € attuali e certamente molto più digeribile, per il bilancio della Juventus, dei precedenti 14,7. L’investimento totale ammonterebbe pertanto a 56,77 ml €, contro i 73,5 ml € del caso precedente. Molto meglio per la Juve.

Per il bilancio del Real invece che cosa cambia? Al di là dei tecnicismi, nulla. Sia che recompri Morata e poi lo ceda a chicchessia a “30 + x” ml €, o che ne accetti “x” per rinunciare alla recompra, avrebbe un guadagno esattamente pari a “x”: nel primo caso come plusvalenza, nel secondo come sopravvenienza attiva.

Cambia però per il potenziale acquirente. Mi spiego. Chiunque desideri acquisire Morata dal Real dopo la recompra, ricadrà necessariamente nel Caso 2), mentre la Juventus può sfruttare il Caso 3). In buona sostanza, a parità di incidenza a bilancio e di investimento programmato da parte delle due squadre, ossia a parità di volontà di comprarsi il giocatore, misurata concretamente dai danari stanziati, la Juventus può consentire al Real di realizzare un maggior guadagno. Ad esempio, nel caso di offerta da parte di terzi dei suddetti 50 ml €, la Juventus potrebbe arrivare ad offrire, per la cancellazione della recompra, fino a 36,731 ml €, che per il Real significherebbero un guadagno quasi doppio rispetto alla situazione precedente. Se a questo aggiungiamo che il giocatore, per trasferirsi altrove, pretenderebbe probabilmente un ritocco all’ingaggio, mentre alla Juventus ha appena rinnovato il contratto, si capisce facilmente che, qualora la Juventus decidesse davvero di tenersi il giocatore e fosse convinta di investire su di lui, sarebbe un osso molto duro da rodere per qualsiasi altro pretendente che non sia il Real stesso.

Questo per dire che, se la Juve non ha alcun potere contrattuale per impedire che Morata ritorni al Real, ne ha potenzialmente molto per impedire che il giocatore si accasi altrove. Ammesso che lo voglia davvero.

Questi sono tutti gli elementi che permettono di fare previsioni sensate su quale sarà la fine che farà Morata: mettetevi nei panni di Marotta e decidete per il meglio della Juventus.

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