“Siamo arrivati al traguardo ed oggi è giusto tagliarlo”. Allegri, nell’intervista prepartita, fa capire che non servono discorsi in stile Al Pacino per trasmettere la giusta carica alla squadra. La Juve sbarca nel capoluogo ligure per vedere finalmente sbocciare lo scudetto, il numero 33 della sua gloriosa storia, seminato lo scorso 30 agosto a Verona e curato con parsimonia in queste trentaquattro giornate.
Da quel lontano e burrascoso pomeriggio del 15 luglio, i timori e le paure di non ripetere quanto di bello fatto nei tre anni contiani, si sono completamente dissolti. I ragazzi di Allegri sono infatti ad un passo dal raggiungere il principale obiettivo stagionale, ovvero confermarsi per il quarto anno di fila, campioni d’Italia senza dimenticare che sono ancora in corsa su entrambi gli altri due fronti.
“E andiamo a Genova coi suoi svincoli micidiali” recita una famosa canzone di De Gregori e nel viaggio della Juve, lo svincolo micidiale, è la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic che viene da un periodo negativo dove ha raccolto appena tre punti nelle ultime cinque partite. Allegri non intende però abbassare la guardia ed ha tenuto a ribadire che la Sampdoria in casa “è sempre molto temibile” e per questo manderà in campo “la formazione migliore”.
La gara di andata a Torino, finì in parità 1-1 con le reti di due protagonisti che domani non saranno della partita: Evra sconta la squalifica per l’ammonizione rimediata in casa contro la Fiorentina mentre Gabbiadini, a gennaio, ha lasciato la Samp per accasarsi alle pendici del Vesuvio. Il primo tempo di quella sfida rappresentò una delle più belle prestazioni della Juve di questa stagione vanificata però da qualche errore di troppo che ha impedito alla squadra di mettere in cassaforte la vittoria.
Non sarà della partita neanche Andrea Pirlo, che Allegri ha preannunciato in panchina. Il regista bianconero, con il gol nel derby ha raggiunto Mihajlovic nella speciale classifica dei gol realizzati su calcio di punizione. L’allenatore serbo, rassegnato ad essere superato dal campione bresciano ci ha scherzato su: “Se dovesse superarmi sarei contento, siamo amici, ma lui è molto più forte di me sulle punizioni, io ero una mezza sega “.
“La Juve merita lo scudetto e potrà festeggiarlo, ma a Torino, non in casa nostra”. Sempre l’allenatore dei blucerchiati, in conferenza stampa, ha sottolineato l’ottima stagione fatta dai suoi ragazzi che si trovano al quinto posto e rappresentano, con l’Empoli di Sarri, la “sorpresa” di questo campionato. Sarà una gara difficile perché alla Juve “serve un punto, ma a noi ne servono tre”.
Nelle sfide precedenti contro la Sampdoria al Ferraris, i campioni della Juve si sono quasi sempre messi in mostra: Boniperti vanta una doppietta ed una tripletta, Sivori ed Altafini una doppietta a testa. Sono finiti sul tabellino marcatori anche Bettega, Causio e Boninsegna mentre il trio delle meraviglie della Juve di Capello (Del Piero, Ibrahimovic e Trezeguet) è andato a segno nella stessa partita, in un 0-3 del 2004.
L’arbitro designato per la gara è Valeri della sezione di Roma che ha già diretto la Juve anche nella Supercoppa italiana a Doha.
Ora la palla passa al campo che sarà, come sempre, il nostro unico giudice. Chiudiamo il discorso oggi perché poi, citando sempre De Gregori, “alla fine di un viaggio, c’è sempre un viaggio da ricominciare…”
Fino alla fine ed anche oltre…
Forza ragazzi!