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Samp – Juve: a Genova suonerà la nona sinfonia?

Siamo arrivati al giro di boa: domani sera a Marassi è in programma l’ultima del girone d’andata che vede la Juventus affrontare la Sampdoria. Trasferta insidiosa già di per sé, insidia accentuata dall’entusiasmo provocato dalla fresca vittoria dei blucerchiati nel derby. Naturalmente la squadra di Allegri non può fare calcoli – atteso il turno che, sulla carta, sembra favorevole alle avversarie – e deve cercare di allungare ulteriormente la striscia di vittorie arrivata a quota otto.

La formazione torinese dovrà fare a meno, per squalifica, del regista Marchisio, assenza non da poco se si considera che con lui (e Khedira) in campo si è trovato quell’equilibrio tanto agognato ad inizio stagione e che sicuramente ha agevolato la risalita in classifica. Nella conferenza stampa pre-gara il mister livornese ha fatto intendere – salvo sorprese – che davanti alla difesa probabilmente agirà Hernanes, con Pogba ed il centrocampista tedesco ai suoi lati.

Altro dubbio di formazione è legato al sostituto di Barzagli (per il quale si ipotizzano tre settimane di stop): difficile rivedere Caceres di nuovo in campo subito dopo i novanta minuti di mercoledì, considerato che non giocava da ottobre. Più probabile l’impiego di Rugani il cui procuratore non manca mai di far “sentire” la sua voce in capitolo, prontamente rimbalzato (giustamente) da Allegri.

Ultimo dilemma riguarda l’attacco, dove Mandzukic non è stato convocato per la seconda partita di seguito, tra il volenteroso ma asfittico Morata di questi tempi ed il cecchino Zaza. La bilancia, comunque, dovrebbe pendere ancora una volta per lo spagnolo come compagno di reparto del fenomeno Dybala.

La Samp targata Montella, subentrato in corsa a Zenga, dopo un inizio di avventura alquanto deficitario, sembra aver trovato il bandolo della matassa, grazie al redivivo Cassano ed alla puntualità in zona gol di Eder, anche se le trame di gioco viste finora sono lontane parenti dell’ottima organizzazione di gioco che aveva contraddistinto il cammino del tecnico napoletano nelle precedenti esperienze catanesi e fiorentine.

Bianconeri e blucerchiati, a Genova, si sono incontrati cinquantasette volte con sostanziale equilibrio di vittorie per le due compagini (19-20). L’ultima affermazione bianconera è datata 2 maggio 2015, giorno della matematica conquista del trentatreesimo tricolore grazie all’1-0 firmato Vidal.

Come innanzi detto, la “diciannovesima” appare sulla carta una giornata decisamente favorevole a Inter, Viola e Napoli per cui è fondamentale non perdere terreno domani – considerata anche la seconda trasferta consecutiva di Udine. La condizione fisica generale post festività è apparsa buona contro il Verona, malgrado il famigerato richiamo di preparazione effettuato nella pausa, dunque si deve spingere sull’acceleratore e portare a casa l’intera posta in palio.

 

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