

“Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza ma tre indizi fanno una prova!” (A. Christie)
Si parte da Agatha Christie per descrivere la “nuova” Juve lanciata da Allegri domenica scorsa contro la Lazio e riproposta mercoledì scorso in Coppa Italia e oggi a Sassuolo.
Tre indizi fanno una prova, ok?
Quindi una cosa è certa, questa squadra è stata formata per segnare 2 gol a partita, tutti nella prima mezz’ora: da lì non si scappa.
È successo domenica, e dopo 16 minuti eravamo tutti a dire: “Dai, oggi si va di goleada!”.
È successo mercoledì e dopo 20 minuti eravamo tutti a dire: “Dai, chiudiamola con un altro gol!”
È successo oggi e dopo 25 minuti abbiamo tutti detto: “Ok, vediamo di non fare cazzate e di non riaprire la partita.”
Ovviamente scherzo, anche oggi eravamo tutti a sperare che questa “regola” del provare a chiudere le partite sul 2-0 dopo neanche mezz’ora venisse infranta, magari con il terzo gol in apertura di ripresa per chiudere definitivamente i conti, ma ci si scherza su ora perché comunque se tre indizi fanno davvero una prova (e se l’ha detto Agatha Christie è vero!), allora una cosa è certa: questa Juve sta diventando davvero una gran bella squadra, che si diverte, diverte il pubblico con un bel gioco ma sa essere anche tosta e quadrata ed è vincente.
C’è da tirare un sospiro di sollievo e guardare al futuro con un certo ottimismo, anche legato alle grandi imprese delle nostre dirette concorrenti (mentre scrivo mi congratulo solo con la Roma ma vedo che anche il Napoli ci sta dando dentro per farci gioire), ma soprattutto perché se fino a tre settimane fa ci attaccavamo ai numeri e alla sostanza, oggi possiamo essere soddisfatti anche per la qualità del gioco e altri fattori come la condizione atletica e mentale.
E se dopo la partita contro la Lazio parlavamo di una Juve quasi bipolare, capace di passare nel giro di 7 giorni da non essere entrata in campo a giocare una partita spettacolo, oggi cominciamo a capire che forse Allegri c’ha visto giusto anche stavolta, anzi domenica scorsa quando parlò di “Partita che spacca il campionato” a proposito del match contro la Lazio.
Quello che noi speriamo è che quella partita abbia davvero spaccato la stagione in generale, visto che siamo ancora in corsa anche nelle altre due competizioni, ma in effetti da domenica scorsa, in quasi 290 minuti di partite, la Juve è stata una squadra per molti tratti perfetta e neanche lontana parente di quella che celava tutte le sue magagne con i risultati.
Due settimane sono passate dalla disfatta di Firenze, subito seguita dai proclami tipo “Ci servirà da lezione”, ma in effetti per ora sembra che la lezione sia stata davvero imparata da tutti visti i risultati: bene così, non c’è che dire.
Sulla partita di oggi poco da dire: squadra ben messa in campo, ottima prova di tutti (diciamo che coloro che hanno giocato meno bene sono comunque da 6,5 o 6+) e alcuni che svettano sugli altri trascinando la squadra.
Sicuramente Higuaín, come sempre grandissimo rapace in area di rigore con il suo tocco di destro a sbloccare la partita, ma vederlo a centrocampo a recuperare palla o a venirle incontro per impostare l’azione d’attacco o il contropiede mi ha lasciato davvero sorpreso.
Sembrava il classico giocatore con una voglia matta di rivalsa nei confronti del mondo intero, capace e voglioso di stare in ogni cmq. del rettangolo di gioco, in poche parole una furia, un trascinatore.
Oltre a Higuaín anche Pjanic si sta trovando sempre più a suo agio in questo suo nuovo ruolo di leader di centrocampo: anche oggi tanta qualità, ritmo, efficacia nelle sue giocate, nei suoi movimenti; sembrava, e forse lo è, uno dal carattere fragile e incapace di fare il salto decisivo, io però nelle ultime giornate lo vedo cambiato, finalmente conscio del grandissimo talento che ha e deciso perciò a diventare finalmente un vero campione.
E poi, a parte il solito immenso Mandzukic, sempre più a suo agio nel ruolo che ricorda molto il Ravanelli di qualche anno fa e capace finalmente di dare più forza al centrocampo con i suoi recuperi (come già detto da altri, coi suoi recuperi va a fare quel lavoro sporco che faceva Pogba fino allo scorsa stagione), ottima prova di Cuadrado e di Khedira, forse un po’ in affanno verso la fine visto quanto hanno corso durante questa e le due partite precedenti.
Su Khedira sono contento di ricredermi, mi sembrava un giocatore ombra di se stesso e forse con pochi stimoli, è bastato riportarlo nel “suo” ruolo, quello che ricopriva nel Real e continua a ricoprire con la nazionale e subito è tornato se stesso, il tutto oggi condito da un bel gol di piatto destro, a coronamento di una bella azione nata da una palla recuperata da Higuaín e arrivata al tedesco grazie a un bellissimo velo di Dybala.
Una parola anche per Alex Sandro, dal cui piede è partito l’assist per il gol del vantaggio (ma bellissimo il tacco smarcante di Mandzukic…) e che per il resto della partita ha fatto il bello e il cattivo tempo su quella fascia sinistra, quasi come se fosse un suo territorio (se si eccettuano un paio di disimpegni osé che hanno, giustamente, fatto imbestialire Allegri).
Last but not least, una menzione anche per Gigione Buffon nostro capitano, a cui vanno i miei auguri di buon compleanno seppur in ritardo, capace di compiere un mezzo (o 3/4) di miracolo nell’unico tiro in porta del Sassuolo a metà ripresa.
Noti dolenti?
Nessuna, solo qualche pecca da parte di alcuni della vecchia guardia, nello specifico Chiellini, davvero troppo impreciso con la palla al piede ma comunque capace di farsi perdonare con quella bella chiusura sul contropiede del Sassuolo.
Infine, guardando a Genova e alla rocambolesca sconfitta con recriminazioni della Roma (ebbene sì, hanno anche il coraggio di lamentarsi): forse il campionato tornerà a essere falsato, forse gli arbitri (o albitri) torneranno a essere un problema, magari tornerà anche la classifica con gli errori arbitrali… lasciatemi sognare dai, questo campionato per ora è bello, ma senza le accuse di furti e di campionato falsato manca qualcosa, che non può essere sostituito dagli avversari che si scansano…
E domenica prossima c’è Juventus – Inter.
Ci siamo già capiti.
Keep the faith alive e forza Juve!
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