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Sole, mare e liste!

Estate, aria di anguria, sole, mare e… calciomercato!

Come sapete, infatti, soprattutto nel periodo estivo, le squadre di calcio possono vendere o acquistare giocatori per comporre la squadra che affronterà la stagione calcistica a seguire. Anche in inverno c’è una sessione di calciomercato, quello cosiddetto “di riparazione”, in cui alcune squadre ne approfittano per porre rimedio alle lacune che si sono evidenziate nei primi mesi di campionato.

Andando sul sito della UEFA o su quello della Lega di Serie A si fa riferimento alle cosiddette “liste”: cosa sono?

Partiamo dalla base: al termine della sessione estiva del calciomercato, sia la UEFA sia la Lega di Serie A richiedono la compilazione di un elenco da parte delle squadre, elenco che di fatto registra i calciatori tesserati alla competizione in oggetto e permette ai giocatori la partecipazione al torneo stesso.

Entrambe le liste devono essere composte da massimo 25 giocatori, compresi i portieri, che devono essere minimo due.

Vediamo quali sono le regole per comporre le liste, partendo da quella UEFA.

All’interno dei “25” ci devono essere MINIMO 4 giocatori provenienti dal settore giovanile della squadra che presenta la lista. Se, ad esempio, come la Juve l’anno scorso, si hanno solo 2 giocatori con quelle caratteristiche (in quel caso Pinsoglio e Kean) vuol dire che si perderanno due posti (detti “slot”) della lista e si potrà presentare al massimo un elenco composto da soli 23 calciatori.

Non solo, oltre questi, detti CTP (Club Trained Player), esistono gli ATP (Association Trained Player), cioè quei giocatori formati nei settori giovanili della Federazione di appartenenza.

Vediamo nel dettaglio le due definizioni.

Per la UEFA, se dai 15 ai 21 anni ha disputato 3 stagioni intere anche non consecutive con un club (vale anche la Juventus U23 e in generale le seconde squadre), sei CTP.

Per la Serie A, è invece sufficiente che la squadra in quelle tre stagioni fosse detentrice del cartellino. Facciamo un esempio: Daniele Rugani ha disputato una stagione nella Juventus Primavera e 2 in prestito nell’Empoli (ma era di proprietà della Juve) entro i 21 anni. Per la Serie A, è CTP. Per la UEFA, no.

Quindi per la UEFA è considerato ATP quel calciatore che abbia disputato 3 stagioni intere anche non consecutive in una squadra italiana, o comunque ci abbia trascorso 36 mesi. Anche qui un esempio: Pogba è nato il 15/03/1993 ed è arrivato a Torino nella stagione 2012-13, quindi a 19 anni e nonostante sia stato in squadra quattro anni, ha compiuto 21 anni nella terza stagione, quindi è considerato FREE. Vlahovic, invece, esattamente come lo erano sia Dybala sia Kulusevski, è considerato ATP, perché, nato il 28 gennaio 2000, ha disputato 3 stagioni nella squadra di Firenze prima di compiere i 21 anni.

Ovviamente esistono calciatori che non fanno parte di nessuna delle due categorie, per esempio giocatori che si sono formati all’estero, e per la UEFA si denominano “FREE”. Questi possono essere al massimo 17. Fatti i conti, possiamo, in sintesi, dire schematicamente che:

  1. I calciatori FREE possono essere al massimo 17;
  2. I FREE + gli ATP, possono essere al massimo 21;
  3. A questi posso aggiungere i CTP, al massimo 4, per arrivare a 25.

La UEFA ha un “aiuto” in più per le squadre che hanno settori giovanili importanti, la cosiddetta “LISTA B”.

Questa è illimitata e riguarda esclusivamente gli Under 21 (per la precisione, nella stagione 2022-23, i calciatori nati dal 1° gennaio 2001 in poi), che abbiano trascorso con il club interessato un periodo ininterrotto di due anni dal quindicesimo anno in poi (quindi non sono considerati validi i prestiti, devono essere due anni consecutivi da tesserato e presente nella rosa del club). I club possono inserire un numero illimitato di giocatori in Lista B durante la stagione, come dicevo, ma la lista deve essere consegnata entro le ore 24:00 della vigilia di ogni partita.

Invece la Lega Serie A per quanto riguarda la Lista ha inserito una regola diversa sui giovani. Tutti gli Under 22, indipendentemente dal loro passato nelle giovanili, dal loro arrivo recente nel club o altro, possono non essere registrati. Infatti, i calciatori che non hanno compiuto 21 anni di età al 1° gennaio dell’anno in corso possono scendere in campo pur se non inseriti nella lista.

La lista UEFA si può presentare due volte l’anno (ad esclusione dei preliminari europei, dove è permessa la presentazione della lista alla vigilia di ogni turno, essendo in concomitanza con la sessione estiva di mercato): solitamente entro la mezzanotte del giorno successivo alla chiusura del mercato estivo ed entro la mezzanotte del giorno successivo alla chiusura del mercato invernale.

Nella lista UEFA presentata dopo il mercato invernale, i club non possono effettuare più di tre cambi. Ossia possono togliere dalla lista un massimo di tre calciatori e di conseguenza inserire al massimo tre calciatori. Ad esempio, l’anno scorso la Juve, dopo il calciomercato invernale, ha sostituito gli uscenti Kulusevski e Bentancur con Zakaria e Vlahovic, ma non avendo altri calciatori “eleggibili”, non ha sostituito Chiesa, che nel frattempo si era infortunato, perdendo semplicemente il posto in lista.

La lista di Serie A, invece, va semplicemente aggiornata, senza particolari divieti o scadenze.

Esistono delle regole per la sostituzione dei portieri infortunati, in virtù della particolarità del ruolo: se un club, ad esempio, non può utilizzare per infortuni o malattie superiori ai 30 giorni due dei portieri inseriti nella Lista UEFA, è permessa la sostituzione momentanea di un portiere senza alcun vincolo di lista. Se il portiere sostituito, però, dovesse riprendersi prima dei 30 giorni, dovrà comunque rimanere fuori dalla lista.

Per quanto riguarda i giocatori che cambiano maglia tra la sessione di mercato estiva e quella invernale, la UEFA ha tolto il divieto di poter partecipare alla stessa competizione con due club diversi. Quindi un calciatore che ha giocato la fase a gironi di Champions o Europa League può partecipare alla fase a eliminazione diretta della stessa competizione ma con la sua nuova squadra.

Adesso vediamo un esempio schematico prendendo ad esempio la lista della Juventus del giorno 11 luglio 2022. Nella lista ci sono tutti i principali giocatori tesserati, non prendendo in considerazione la U19 e tutta la U23, ma solo i principali prospetti (altrimenti sarebbe una lista di 150 calciatori!).

Spero, in base alle definizioni date prima, che sia chiara la divisione dei settori. Nel primo, verde chiaro, ci sono i FREE. Nel secondo, verde, gli ATP. Nel terzo, verde scuro, i CTP. Gli eccedenti, dal 26° posto in poi, sono i cosiddetti FUORI LISTA.

A ogni buon conto, essendo la lista più che piena, pare evidente che nella sessione estiva a ogni acquisto dovrà corrispondere una cessione. Ad esempio, quando la Juve concluderà l’acquisto di Cambiaso dal Genoa in cambio di Dragusin, il giovane terzino italiano non potrà essere inserito in lista a meno di sostituire uno dei nomi dei primi due settori (FREE o ATP).

Altrettanto evidente è che se nessuno dei terzini attualmente presenti in rosa dovesse uscire, la soluzione più semplice sarà il prestito del neoacquisto.

Spero di aver chiarito un po’ di dubbi sulla composizione delle liste UEFA e Serie A. Se così non fosse, cercate su internet, ce ne sono a centinaia di spiegazioni, anche qui su Juveatrestelle.

Tuttavia, i problemi dei tifosi in questi giorni sono altri. Chi vincerà lo scudetto?

Io non ho la sfera di cristallo, ma credo che nella prossima stagione la Juve potrà tornare ad avere voce in capitolo, anche se, ricordiamolo, vincere non è importante. È l’unica cosa che conta!

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