Premesso: delle quattro giornate di squalifica comminate ad Higuaìn, in seguito alla pantomima andata in scena domenica scorsa con l’arbitro Irrati in quel di Udine, interessa meno di zero; né tantomeno interessa valutare se siano giuste, se siano troppe o troppo poche.
Non abbiate timore, perché, comunque, gli “addetti ai lavori” stanno già versando fiumi di inchiostro per sentenziare che “eh però così si falsa il campionato”, “eh però Bonucci non è stato sanzionato” (pur sapendo benissimo che le due situazioni non sono minimamente paragonabili), “eh però così si dà adito a dubbi sulla credibilità del sistema”.
EH PERO’, STICA…VOLI!!!
Sorvolando sul piccolo particolare che, se fosse accaduto ad uno juventino, sarebbero corsi tutti quanti a richiedere la sedia elettrica o quantomeno 200 frustate, ciò che fa realmente sbellicare dalle risate sono le argomentazioni che si leggono in giro sui media, in particolare modo sui social, autentica cassa di risonanza di qualsiasi stronz…ehm castroneria.
“SENTENZA POLITICA”, “DISPARITA’ DI TRATTAMENTO”, “INGIUSTIFICATA MANO PESANTE DELLA GIUSTIZA SPORTIVA”, “SALVATE IL SOLDATO GONZALO”.
Per chi, come noi, è passato sotto le forche caudine della santa inquisizione andata in onda una decina d’anni fa, queste osservazioni suonano parecchio come presa per il cubo, perché ogni qualvolta le tirano fuori i tifosi bianconeri (con dovizia di argomenti però) ricevono risposte tipo “le sentenze vanno rispettate”, “ma quale disparità di trattamento, è pure poco”.
Se è cosi, allora STATECE!
Le sentenze, anche se apparentemente eccessive (non è il caso dell’argentino del Napoli, sia chiaro), vanno accettate e rispettate. Non ha alcun senso invocare fantomatiche disparità di trattamento (Borja Valero nel 2012 prese quattro giornate per atteggiamenti analoghi; a Khedira, nel derby di venti giorni fa, ne hanno affibbiate due soltanto per aver pronunciato la frase “what foul”) perché adesso è toccato a lui. Pazienza!
Davvero patetici, poi, quelli che invocano un trattamento speciale “per il miglior giocatore del campionato”, come se bisognasse usare la mano leggera con un imputato di omicidio sol perché è un bel ragazzo. Peraltro, ci si dimentica come il Pipita non sia nuovo a sceneggiate simili e raramente (diciamo pure mai) punito.
Per non parlare di coloro – super partes eh – i quali, con frasi più o meno velate, con frecciate, battutine, alludono ai “poteri forti” (sempre quelli, mannaggia a loro) che non vogliono lo scudetto sulle maglie azzurre, perché “forse i napoletani danno fastidio”. A chi? Non è dato sapere.
Oppure, ancora, i soloni che magari nemmeno si interessano di calcio o ne parlano molto di rado e, guarda caso, trovano il modo di esprimere la propina (inutile) opinione in queste ore a difesa delle vittime dell’ennesimo sopruso ordito per favorire la rubentus. Perché tanto, gira e rigira, non conta cos’abbia fatto l’Higuaìn di turno, se sia o meno condannabile il gesto in esame; conta che Bonucci ha dato quella cazzo di testata a Rizzoli e doveva essere bruciato sulla pubblica piazza.
E chissenefrega se quest’oggi il fischietto bolognese ha chiarito (ce n’era bisogno?) il famigerato episodio verificatosi nella partita col Toro; sicuramente sarà stato avvicinato da qualcuno per asserire che il difensore juventino è innocente. Prima pretendono che gli arbitri rilascino dichiarazioni sulle proprie direzioni di gara e poi mostrano sdegno se il contenuto delle medesime non è di loro gradimento.
Fate un po’ come vi pare. L’unica cosa che i tifosi bianconeri violentati e derisi dopo la farsa del 2006 vi chiedono è: continuate così, non smettete di gridare a complotti, di scrivere articoli deliranti, di invocare una giustizia equilibrata e quant’altro. Noi restiamo comodamente seduti sul divano a magiare tonnellate di pop corn e a ridere, ridere tanto…
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