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Stratificazione social del tifoso juventino

Si, lo so, sarebbe corretto scrivere “stratificazione sociale” ma l’errore, come comprenderete, è voluto. Dopo anni e anni e anni (e anni aggiungerei) di studi sociologici, antropologici ed etnologici (leggasi cazzeggio sui social) ho notato come la nostra tifoseria sia talmente numerosa ed eterogenea da poter essere paragonata a un vero e proprio macrogruppo etnico suddiviso in nazioni, paragonabile ad esempio agli indiani d’America. Come i Sioux, gli Arapaho (eh eh eh), i Navajos e gli Apache (sigh) potevano essere individuati grazie alle acconciature ed ai colori di guerra, gli juventini possono essere classificati a seconda del loro profilo psico-attitudinale ed al comportamento social. Per comodità utilizzerò il genere maschile ma con “tifoso” intendo anche la parte femminile che costituisce una fetta importante della nostra “popolazione”. Cercate di identificare a quale categoria appartenete (senza barare eh, gobbidimmerda).

(attenzione, l’articolo contiene parolacce)

Il Professorone

Di solito scrive su un blog o in un sito di tutto ciò che riguarda la Juve e il calcio mondiale. E’ esperto di qualsiasi cosa, tecnica, tattica, calciomercato, finanza, marketing, economia aziendale, economia domestica, ingegneria, enogastronomia e medicina sportiva (oppure, a turno di una di queste materie). Generalmente di quello che dice non frega un’emerita cippa a nessuno ma se volete sapere quali sono i fenomeni classe 2007 a livello mondiale potete chiedere a lui. Sa la formazione dei pulcini a memoria, comprese le riserve, e sa quanti giocatori negli esordienti soffrono di problemi di ejaculatio precox. Segue anche altri sport, naturalmente con estrema competenza e non si arrabbia mai. Potete insultarlo e deriderlo ma sfoggerà l’aplomb del competente dando a voi dell’incompetente. La supponenza è la sua arma segreta, non sfidatelo mai sul campo dell’ironia (tanto non la capisce). Vi sfancula (con garbo) ma non blocca se non in casi estremi.

Affinità con: forse nemmeno con il suo cane.

Il VIP

Sfrutta generalmente la Juve per farsi pubblicità. Si fa i selfie con i calciatori, va allo Stadium, aggratis naturalmente, non manca mai gli appuntamenti che gli garantiscano una maggiore visibilità mentre ça va sans dire non lo vedrete mai in tribuna ovest (perchè la curva fa povero e poi puzza) durante uno Juve-Chievo. Arriva allo stadio leggermente in ritardo per farsi notare, all’intervallo è l’ultimo a rientrare sugli spalti, tanto se si perde 10 minuti della semifinale di Champions non gli frega niente. E’ amico dei tifosi VIP delle altre squadre e non manca mai di complimentarsi se la Juventus perde contro un’altra squadra trendy. Sui social è facilissimo al blocco, risponde solo ai complimenti e se poco poco gli si muove una critica arrivano insulti e improperi degli adepti. La Juve perde? Cazzomene, c’ho il SUV. La Juve va in B? Chissene c’ho l’attico a Milano e la villa sul Lago di Como. Durante i periodi di crisi tecnica parla di altro (musica, moda, tendenze varie) e “fa finta che la Juve non esista” (cit. Linus).

Affinità con: Da Juventino, Bimbominkia.

Il Bimbominkia

E’ più importante la nouance di rosa delle nuove maglie rispetto al modulo che adotterà il mister in finale di Champions. Stalkera i calciatori sui social e riempie di cuori e “top” le menzioni delle mogli/fidanzate dei medesimi. Sa come si chiama il parrucchiere di Pogba ma non sa cosa è il fuorigioco, pensa che Pirlo di ruolo faccia il punizioniere. Non parla mai e poi mai di calcio giocato e segue qualsiasi programma trash del pomeriggio e del dopocena. Non perde un reality show nemmeno se ha un parente stretto in fin di vita e si fa i tatuaggi identici a quelli di Vidal per poi restarci male quando Vidal viene ceduto al Bayern (e sfido io). Quando gli vendono l’idolo è un dramma insuperabile, non se ne fa una ragione e smette di scolpirsi le sopracciglia per almeno tre ore. Aveva un animale domestico di nome Del Piero che ha dovuto sopprimere per comprarne un altro a cui ha dato il nome Llorente. Povera bestia, RIP in pace (come direbbe il Bimbominkia).

Affinità con: Il Vip, la piastra per capelli.

Il Curvaiolo

Possiamo trovare Il Curvaiolo anche sui social ma tendenzialmente disdegna questo mezzo di comunicazione. Preferisce l’odore dei fumogeni ad un retweet, una bella scazzottata ad un forum. Quando provi a muovere una critica nei suoi confronti la risposta più immediata è “alza il culo dal divano e vieni in curva a vedere le partite”. Odia Il Filosocietario, il tifosotto da salotto, ancor di più il tifoso da tastiera e Il VIP. Contro la società sempre e comunque, si sente trattato come l’ultima ruota del carro perchè la Juventus agisce solo nel proprio interesse. Complottista come L’Infognato ma meno interessato alle vicende di palazzo. Non va in curva per vedere la partita ma per sostenere la squadra. Poche semplici regole. Tu non puoi capire se non hai mai vissuto la curva. Se non sei mai andato in trasferta non sei juventino. La Juve siamo noi. Non ci avrete mai come volete voi.

Affinità con: o con noi o contro di noi.

Il “Da Juventino” (cc David Ballatore)

L’incipit dei suoi post è, appunto, “Da juventino…” dopodichè passa all’elogio per tutto ciò che di antijuventino esiste su questo pianeta. Per il Da Juventino gli scudetti sono al massimo 25, è allergico alla parola Moggi, la Juve rubba e siddroga, i migliori calciatori di tutti i tempi hanno militato nell’Inter. “Da Juventino devo dire che dobbiamo ringraziare Materazzi se abbiamo vinto il mondiale nel 2006, per il quale godo ancora”. “Da Juventino devo dire che Totti è indubbiamente superiore a Del Piero”. “Da Juventino complimenti a Zanetti che ha coronato tutti i suoi sogni vincendo il Triplete. E bravissima Inter!!!”. Il Da Juventino vive in una realtà parallela in cui esiste il fair play tra tifosi, è sportivo al limite della presa per il culo. Nel senso che non sai mai se scherza o se fa sul serio quando dice “Da Juventino devo ammettere che questa vittoria sul Napoli è un furto bello e buono. Bravi azzurri meritavate di vincere!”. La sua timeline sui social è costituita per il 99% da insulti.

Affinità con: Il VIP, Il Professorone.

L’Infognato

Generalmente sgrammaticato attacca la società sotto qualsiasi punto di vista. Si presenta quasi sempre sotto falso nome o con pseudonimi improbabili (comunque sgrammaticati anche quelli). Vede il complotto ovunque anche quando il cane del vicino gli piscia la ruota della macchina. Ha coniato neologismi quali “servo dell’ovino”, “amico del monociglio”, “tifoso normalizzato”, per dileggiare non solo Il Filosocietario ma anche quelli che casomai si permettono di esultare quando la Juventus vince. Vuole l’azionariato popolare e l’unico dirigente bianconero che riconosce è Moggi. Vorrebbe che la Juve denunciasse tutti, anche se stessa per le nefandezze di farsopoli. Lui non dimentica niente, nemmeno quella volta in cui il bulletto della materna gli rubò i pastelli a cera. Il rancore è la sua unica ragione di vita e presenta spesso sintomi di ulcera gastrica, tra cui la bava alla bocca che evidentemente gli impedisce di esprimersi in italiano corrente.

Affinità con: Il bastiancontrario, Il Pessimista.

Il Bastiancontrario

Per nostra sfortuna il bastiancontrario ha azzeccato una volta nella vita una previsione. Da quella volta in cui disse che “Martinez secondo me è una pippa strapagata” ha purtroppo intrapreso una spirale inarrestabile di distruzione dei nostri maroni. La Juventus prende Conte? Lui è contro Conte. Conte va via? Lui è contro la dirigenza e diventa pro Conte. Fidatevi, quella volta su Martinez ci avevo preso. La Juventus spende troppo, la Juventus spende poco, la Juventus non fa mai la cosa giusta. Le strisce sulla maglia sono larghe? Le vuole strette. Sono strette? Le vuole larghe. Maglia rosa? Fa schifo. Non mettiamo le tre stelle? Vuole le tre stelle. Mettiamo le tre stelle? Non le vuole più. La stella sulla coccarda della Coppa Italia è una cagata, non mettiamola. Ok non la mettiamo. Visto che hanno messo le tre stelle già che c’erano potevano mettere anche quella. Non parliamo dei moduli e delle scelte dell’allenatore che ovviamente sono sempre sbagliate. Il Bastiancontrario può essere allo stesso tempo anche Infognato e Pessimista.

Affinità con: L’Infognato, Il Pessimista.

Il Filosocietario

Ha stimato anche Luca Cordero di Montezemolo e Zaccone. Possiamo prendere anche il pacco più grosso, possono tirarci un bidone grande come una casa ma al Filosocietario non interessa, lui adora a prescindere. Gli piace tutto, persino le giacche di Lapo. Quota tutto quello che posta la Juve sui social, condivide e commenta qualsiasi post bianconero. E’ moderato, non si sbilancia mai, pacato nei toni e nei modi, finge di fregarsene quando lo attacchi, in raltà si sente come Calimero. I suoi post sembrano quelli di un sito internet, viene da pensare che non sia una persona singola ma un gruppo di lavoro il cui scopo è piacere alla società, non necessariamente per un tornaconto. Spesso anche lui scrive su siti o blog e tende ad andare d’accordo con tutti ma pecca spesso di presunzione tradendo qualche ambizione velata.

Affinità con: qualsiasi decisione prenda un qualsiasi dirigente della Juventus e con i dirigenti stessi, Il Professorone.

Il Catfighter

Bloccato da tutti i tifosi VIP non perde occasione di vantarsene. Sfrutta ogni mezza parola o espressione ambigua per attaccare chiunque gli capiti a tiro. Ha il cap bloccato con lo scotch e per questo motivo scrive solo in maiuscolo (anche quando apparentemente non ce l’ha con nessuno). Il Catfighter si sveglia incazzato come una bestia con qualcosa o con qualcuno: sostituzioni sbagliate, giocatore scarso, giornalista antijuventino, juventino obiettivo. Va a dormire solo quando è sfinito, solitamente verso le tre del mattino, dopo aver mandato sonoramente a fare in culo tutta la timeline, senza distinzioni di razza, sesso o religione. Anche la sua timeline è costituita per il 99% da insulti, ma a differenza del Da Juventino è lui a proferirli. I suoi termini/espressioni preferiti/preferite sono rosikare/rosikone, fegato/fegati, bile, suca, 90 gradi (e non si parla di temperatura), merda/merde, fanculo/affanculo, silenzio, zitto, muto, taci, vai a cagare, a pecora. La sua fede nei confronti della rabbia esula persino dal tifo stesso.

Affinità con: nessuno, al massimo altri Catfighter con cui prima o poi litigherà.

Il Pessimista

Perdiamo un pallone a centrocampo al secondo minuto? Niente lo sapevo, è persa. Ne becchiamo minimo quattro. Un giocatore fa una smorfia mentre si allaccia lo scarpino sinistro, prontamente inquadrato dalla pay tv di turno? Vai tranquillo, questo è rotto, non lo rivediamo più in campo per almeno sei mesi. A inizio stagione secondo il pessimista la Juve arriverà in una posizione compresa tra la decima e la quindicesima, gli altri tifosi lo perculano utilizzando l’hashtag #moriremotutti. A fine stagione una volta alzati i trofei il pessimista trova comunque motivi per deprimersi pensando all’anno prossimo. Rosa vecchia, giocatori strapagati, se non interveniamo sul mercato non andiamo da nessuna parte. Il pessimista è generalmente nostalgico, per lui si stava meglio quando si stava peggio, quasi quasi rimpiange i tempi di Maifredi o Delneri. Rispetto a questi dirigenti (non importa quali siano quelli attuali) preferirebbe qualsiasi dirigente della Puteolana. Non gli va mai bene niente, nemmeno la marca di carta igienica che gli compra sua moglie.

Affinità con: Il bastiancontrario.

E ora, prima che qualcuno si incazzi o si impermalosisca, voglio precisare che personalmente ritengo di incarnare tutti i difetti peggiori di ognuno di questi tipi. Tutti, non ne rifiuto nemmeno uno. Perchè sostanzialmente quando mi piace qualcosa lo dico e quando non va bene, mi arrogo il diritto di dirlo ugualmente. Perchè fondamentalmente me ne fotto.

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