La Supercoppa di Lega è arrivata alla sua ventisettesima edizione portando con sé alcune novità. Negli anni l’evento sportivo ha rappresentato, almeno nelle intenzioni, una vetrina per il calcio italiano importante soprattutto per le squadre coinvolte. In quest’ottica la Lega ha raggiunto un accordo che porterà lo svolgimento della manifestazione in Qatar; in precedenza la Supercoppa aveva già varcato i confini altre sei volte così ripartite: Cina (Pechino 3), Stati Uniti (Washington 1, New York 1), Libia (Tripoli 1).
Oltre al già citato palcoscenico internazionale ed al conseguente atteso ritorno in termini di visibilità i due club potranno contare anche su un generoso cachet grazie all’accordo raggiunto tra Lega e Qatar Football Association in collaborazione con l’Aspire Zone Foundation (nello specifico promossa dall’Aspire Academy, sezione che ha tra le proprie finalità quella di creare una “cultura sportiva” e formare sportivi del futuro). L’interesse dei qatarioti alla Supercoppa ha però ragioni ben più “politiche”, come dichiarato dal vicepresidente del comitato organizzatore Khalid Mubarak Al Kuwari: “Organizzare questo grande evento rappresenta per il nostro Paese l’ennesima occasione per dimostrare di essere pronti ad ospitare eventi internazionali di questo tipo. Vorrei estendere i miei sinceri ringraziamenti a Marco Brunelli, direttore generale della Lega Serie A, per la fiducia che ha dimostrato nei confronti della Qatar Football Association”.
Ogni riferimento è senza dubbio ai Mondiali del 2022 oggetto di turbolente polemiche in merito alle capacità gestionali della federazione locale, oltre ai dubbi sorti sulla bontà dei voti per l’assegnazione e le non velate problematiche legate alle condizioni dei lavoratori, assetti organizzativi ecc.
IL CONTENZIOSO LOTITO AGNELLI. Per capire l’importanza ed il ritorno d’immagine/economico è sufficiente ricordare la recente diatriba che ha visto la Lazio di Lotito contestare duramente la decisione della Juventus di declinare (come in suo potere) l’offerta di disputare la Supercoppa Italiana 2013 a Pechino. Per chi non ricordasse, la Juventus impegnata nella Tournée estiva americana ritenne incompatibile la trasferta cinese con il proprio calendario estivo preferendo così la meta casalinga. Ciò comportò la durissima reazione di Lotito che nei fatti non solo in deroga al regolamento portò la disputa della manifestazione a Roma (e non a Torino in casa dei Campioni d’Italia) ma anche una delibera del Consiglio di Lega che fissava una spartizione iniqua dei proventi garantendo alla Lazio un introito economico pari alla trasferta cinese lasciando alla Juve soltanto 500’000 euro.

Ricavi Supercoppa Italiana 2013 – Dati in milioni di euro
Alla ripartizione dei ricavi di Supercoppa del 2013 come mostrati in grafica (in totale 2,65 milioni di euro), la Juve fece ricorso ottenendo esito favorevole dall’Alta Corte del Coni obbligando il Consiglio di Lega a rivedere la delibera del 27 Giugno 2013. La faccenda si concluse però con un nulla di fatto in sostanza poiché a Maggio 2014 la Juve decise in accordo con la Lazio di rispettare l’originaria ripartizione.
Originaria distribuzione che alla Juve è costata all’incirca 650’000 euro (prevedendo una uguale distribuzione tra Juve e Lazio: 1,15 milioni di euro a testa).
L’ACCORDO SUI FUTURI RICAVI. In seguito allo scontro Juve e Lazio e alla successiva riappacificazione le società di serie A, con voto unanime hanno deciso una distribuzione dei proventi di Supercoppa così distribuita:
- 10% alla Lega
- 45% a ciascun partecipante
In virtù dell’accordo siglato con l’Aspire Zone Foundation il gettone partita sarà in totale 2,5 milioni di euro da dividere (cifra che non comprende le spese logistiche tutte a carico dell’ente organizzatore), a cui vanno ad aggiungersi i proventi dalla vendita dei diritti televisivi e radiofonici acquistati dalla Rai.
Per quanto riguarda i proventi dei diritti televisivi e radiofonici la determinazione esatta dell’ammontare non mi è stato possibile conoscerla, i diritti della Supercoppa infatti sono stati acquistati dalla Rai in un pacchetto più ampio che prevedeva per l’intero triennio 2012-2015 Supercoppa di Lega e Coppa Italia per un totale di 75 milioni di euro (a cui poi andrebbero ad aggiungersi pacchetti minoritari ceduti dalla Lega che potrebbero far lievitare la cifra). Affidandomi alle ricostruzioni giornalistiche, la cifra da dividere tra le due società per quanto riguarda i diritti varierebbe tra le tra le 600’000 e le 900’000 euro. Usando un approccio prudenziale prenderò per buona la ricostruzione più bassa: 600’000 euro.
Come si può notare i proventi della Supercoppa di Lega 2014 sono aumentati a circa 3,1 milione di euro (con un aumento netto di 450’000 euro rispetto la passata edizione in linea con quella cinese) mentre per la Juve con la nuova ripartizione arriveranno almeno 1,395 milioni di euro che significherebbero un aumento netto di 900’000 euro. Si tratta di ricavi marginali rispetto al prossimo bilancio della Juventus che comunque però costituiscono un ulteriore ritorno economico non certo trascurabile.

Ricavi Supercoppa Italiana 2014 – Dati in milioni di euro
Tali cifre infatti rendono la Supercoppa di Lega sempre meno un fastidio estivo (quest’anno il collocamento natalizio è dovuto al Preliminare di Champions disputato dal Napoli) e sempre più occasione di reperimento di fondi utile in un sistema calcistico che stenta a decollare. Al lato sportivo comunque si andrà a coniugare ritorni d’immagine che non potranno far altro che accelerare il processo di crescita del club bianconero, a rafforzare un brand ancora debole rispetto le vette che la Juve si è prefissata di raggiungere. Infine la Supercoppa sarà un’ottima occasione per incontrare una delle famiglie più potenti e ricche al Mondo tutt’altro che indifferenti al calcio: gli Al-Thani.
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