“Il trequartista N° 10, o centrocampista avanzato, ha il compito di regista offensivo e minori compiti difensivi degli altri centrocampisti.
Deve:
- farsi sempre trovare smarcato come punto di riferimento per lo sviluppo del gioco offensivo, dando appoggio ai due centrocampisti, oltre che, quando necessario, ai quattro difensori;
- muoversi soprattutto nella zona di campo intermedia tra i centrocampisti e i difensori avversari;
- essere in possesso di buona tecnica e buon dribbling in modo da poter creare superiorità numerica;
- saper verticalizzare (ultimo passaggio);
- essere dotato di un buon tiro
- e infine avere i tempi giusti di passaggio per eventuali inserimenti di compagni. “
Quello appena letto é un estratto della tesi presentata per il conseguimento del Master a Coverciano del 2004/2005 di Max Allegri dal titolo “Caratteristiche dei tre centrocampisti in un centrocampo a tre”
Sono passati più di dieci anni da allora e sono molti i giocatori che si sono alternati nel ruolo nelle varie esperienze dell’allenatore Livornese: da Lazzari che conosce i suoi giorni migliori a Cagliari al rossonero Boateng. Diversi giocatori che hanno interpretato al loro modo il ruolo toccando comunque il loro massimo sotto la guida del Conte Max.
Alla Juve finora il ruolo di trequartista é ricoperto, con fortune alterne, dal guerriero Vidal e dal Tucumano Pereyra. Entrambi però non ricalcano alla lettera quelle che sono le caratteristiche del “Diez” nell’Allegri-pensiero. Più di una volta ad Allegri é stato chiesto se fosse possibile vedere Pogba in quella posizione scontrandosi con la voglia di sfruttare lo strapotere fisico del francese a centrocampo.
A gennaio, senza tanti giri di parole, il mister sperava nell’arrivo di Wesley Sneijder , uno che per sua stessa ammissione, manca alla rosa della Juve. Sappiamo tutti come é andata, con il colpo rimasto in canna e con la necessità di andare avanti con i giocatori disponibili e puntando maggiormente sulle caratteristiche offensive di Morata, oramai titolare a discapito di Llorente.
Guardando attentamente i movimenti offensivi della Juventus , chi in più di un’occasione si appropria delle zone di competenza del classico trequartista, arretrando il proprio raggio d’azione , é proprio il Diez, Carlos Tevez. Spesso e volentieri é proprio lui che si abbassa alla ricerca del pallone, spesso imbeccato dal pallone verticale di Bonucci, ed é sempre lui da cui partono molte azioni d’attacco bianconere, catalizzando a se le difese avversarie.
Se rileggiamo tutte le caratteristiche decantate da Allegri nella sua tesi sembra rivedere il ritratto dell’Apache 2014/2015…più che un 10 un 9,5 (Platini dixit) vista anche l’enorme quantità di goal realizzati.
E perché non provarlo effettivamente dietro le due punte in quello che potrebbe essere l’ultimo anno in bianconero?
Innanzitutto dato anche il suo grandissimo spirito di sacrificio, che lo porta a rincorrere gli avversari fino alla propria difesa, non credo che si venga a creare un problema di equilibrio. Inoltre, anche in Europa, ampliare le potenzialità offensive accostando Tevez ad altri 2 attaccanti (al momento ci sarebbero Morata, altro attaccante di sacrificio e chi ci regalerà il mercato estivo) penso sia fondamentale per alimentare le proprie possibilità di vittoria.
In questo modo , tutti gli sforzi economici si potrebbero concentrare sul nuovo attaccante, aumentando le possibilità di arrivare al tanto famoso attaccante da 20 gol a stagione…ma non lo dite a Carlitos, potrebbe offendersi, visto che ad oggi é già a 24 gol all’attivo.