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Udinese – Juve: 0-0. Occasione sprecata per allungare il vantaggio

Brutta, bruttissima Juve quella scesa in campo al “Friuli” contro l’Udinese che spreca l’occasione di allungare ulteriormente il vantaggio sulla Roma, malata di pareggite. Primo tempo a dir poco disastroso, caratterizzato da numerosi errori sia in fase di costruzione sia in fase di appoggio. Meglio la ripresa, se non altro per le due ghiotte occasioni (traversa di Pereyra, rigore in movimento fallito da Tevez) non sfruttate.

Allegri deve fare i conti con la squalifica di Marchisio e con gli acciacchi di Vidal, decide così di tornare al vecchio 3-5-2 (o 5-3-2 a seconda dei punti di vista) con il trio di centrali formato da Caceres-Bonucci-Chiellini; linea mediana con Licht ed Evra esterni, Pirlo, Pereyra e Pogba in mezzo; in attacco, Llorente riprende il suo posto accanto a Tevez.

Sin dalle prime battute di gara si intuiscono le difficoltà che incontrerà la compagine torinese, asfissiata dal pressing a tutto campo della squadra di Stramaccioni che, addirittura, piazza Piris e Allan (migliore in campo) a uomo su Tevez e Pogba.

Come innanzi evidenziato, la Juve trova numerose difficoltà nel far partire la manovra non essendo Pirlo in grande giornata, sicché tocca ai difensori dare abbrivo alle azioni con tutte le conseguenze immaginabili sul piano tecnico. Non si contano, infatti, gli errori di appoggio che, in due occasioni, lanciano la ripartenza friulana ed in entrambi i casi Bruno Fernandes “grazia” Buffon, dapprima scivolando a pochi passi dal portiere bianconero, poi sparando alto da ottima posizione la respinta del medesimo estremo difensore sul tiro di Thereau.

Nello “scempio” del primo tempo, comunque, la Juve avrebbe anche l’opportunità di passare in vantaggio con Llorente che di testa, tutto solo, spedisce a lato un corner di Pirlo, a conferma della preoccupante involuzione del Navarro in questa stagione.

Si va così al riposo sullo 0-0. Il copione non sembra cambiare granché nella seconda frazione, quanto meno da parte degli ospiti, sempre piuttosto svogliati, mentre i padroni di casa si rintanano definitivamente nella propria metà campo a difesa del pareggio.

Al 58’ la squadra di Allegri sfiora nuovamente il vantaggio con una triangolazione sulla destra portata avanti da Lichsteiner che mette in mezzo dove Llorente “stoppa” il pallone per Pereyra: il Tucumano calcia violentemente a rete, colpendo in pieno l’incrocio dei pali.

Al 66’ arriva la consueta sostituzione Morata-Llorente e la differenza si nota subito, atteso che il giovane madrileno dà sicuramente più verve alla manovra offensiva e proprio grazie ad una sua progressione sulla sinistra, all’85mo, scaturisce la migliore occasione di tutta la partita: fuga in campo aperto, palla rasoterra verso il centro area dove Pogba (irritante la sua prova ieri) serve un pallone che chiede soltanto di essere spinto in rete da Tevez il quale, con una finta, si libera del difensore diretto ma tira incredibilmente a lato. Finisce con l’arbitro che fischia con qualche secondo d’anticipo sul recupero concesso.

Prima della partita tutti avrebbero firmato per mantenere quantomeno inalterato il vantaggio sulla seconda, atteso il turno di campionato sicuramente favorevole ai giallorossi. Col senno di poi resta il rammarico per non aver sfruttato l’ennesimo passo falso dei capitolini in modo da mettere loro addosso ulteriore pressione, considerato che adesso dovranno guardarsi le spalle dal ritorno prepotente del Napoli.

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